Sanremo, approvato il regolamento per i beni confiscati alla mafia

di Fabio Canessa

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Passa all'unanimità in consiglio comunale la mozione del M5s

Sanremo, approvato il regolamento per i beni confiscati alla mafia
Il Consiglio comunale di Sanremo ha approvato, ieri sera, all'unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle riguardante la proposta di istituzione di un regolamento, di quindici articoli, per la gestione dei beni confiscati o sequestrati alle mafie, che potranno essere utilizzati a fini sociali. "Siamo molto contenti - afferma il consigliere comunale del M5S, Paola Arrigoni - dal momento che la raccolta e pubblicizzazione di tutta la documentazione disponibile sui beni confiscati è un dovere istituzionale, previsto sia nel codice antimafia, decreto legislativo 159/2011, sia nella legge regionale numero 7 del 2012, che impegna le istituzioni pubbliche a sostenere iniziative in materia di educazione alla legalità e contrasto alle mafie". E aggiunge: "Considerato che ad oggi il numero di beni sequestrati alle mafie è in continuo aumento è pertanto opportuno disciplinare l'assegnazione degli immobili mediante apposita procedura regolamentare che garantisca la massima trasparenza nell'assegnazione dei beni medesimi e questo avverrà con questo regolamento votato all'unanimità". Nell'articolo 1 (comma 2), si legge ad esempio che: Il Comune di Sanremo "promuove l'utilizzazione ai fini sociali (ivi comprese imprese giovanili, start-up innovative, laboratori, realtà che creino opportunità lavorative eccetera) dei beni confiscati alle mafie facenti parte del proprio patrimonio, come strumento di sviluppo e di riscatto del territorio, soltanto quando non siano destinati in modo attuale e concreto a scopi istituzionali propri del Comune". Il regolamento contiene anche i criteri e il procedimento di assegnazione del bene sequestrato alla mafia, gli obblighi del concessionario, la durata, i controlli e l'obbligo dell'elenco speciale che deve essere pubblicato in apposita sezione del sito istituzionale del Comune. Nell'articolo 4, inoltre, si prevede l'affissione di una targa e l'intitolazione alle vittime di mafia del bene confiscato.