Sanremo, accordo con la Rai: il Festival resta nella Città dei Fiori

di steris

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Sanremo, accordo con la Rai: il Festival resta nella Città dei Fiori

Dopo nove mesi di trattative serrate, fatte di alti e bassi e culminate in due giorni di incontri no-stop a Palazzo Bellevue, è arrivata la tanto attesa fumata bianca: il Festival di Sanremo resterà nella sua città natale almeno fino al 2028. Rai e Comune hanno infatti trovato un’intesa che garantirà la continuità della manifestazione nella Città dei Fiori. A confermarlo è la stessa Rai, che ha comunicato il raggiungimento dell'accordo "nell'ambito della fase negoziale relativa alla manifestazione d'interesse finalizzata all'individuazione del partner per l'organizzazione e la trasmissione del Festival della Canzone Italiana". Nei prossimi giorni la procedura amministrativa seguirà il suo iter istituzionale, con il passaggio chiave in Consiglio di Amministrazione Rai previsto per il 18 settembre, e successivamente l’approvazione definitiva da parte della Giunta comunale di Sanremo.

Una trattativa lunga e complessa - L’accordo arriva dopo una fase delicata, innescata dalla sentenza del TAR della Liguria che, nel dicembre 2024, ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto della manifestazione alla Rai. Il Comune ha quindi indetto una manifestazione d’interesse, come imposto dalla giustizia amministrativa e confermato a maggio anche dal Consiglio di Stato. La Rai è stata l’unico soggetto a partecipare. Il bando prevedeva condizioni economiche precise: un corrispettivo minimo di 6,5 milioni di euro per l’amministrazione, a cui si aggiunge una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti pubblicitari legati all’evento. Inoltre, una clausola stabilisce la possibilità per il Comune di interrompere il rapporto senza costi o risarcimenti qualora gli ascolti del Festival dovessero calare di oltre 15 punti rispetto alla media delle cinque edizioni precedenti.

Marchio, format e città alternative - Uno dei nodi più delicati del negoziato ha riguardato la gestione del marchio "Festival della Canzone Italiana", registrato dal Comune di Sanremo, e del format televisivo, ideato e detenuto dalla Rai. Le divergenze su questo punto hanno a più riprese rischiato di far naufragare l’accordo, al punto che l’azienda di Viale Mazzini aveva cominciato a valutare piani alternativi. Diverse città, tra cui Torino e Napoli, avevano già manifestato interesse a ospitare l’evento. Alla fine, però, la tradizione ha prevalso. Il Festival continuerà a essere legato a Sanremo, con un nuovo accordo che coprirà il triennio 2026-2028, con possibilità di proroga.

La prossima edizione: 24-28 febbraio 2026 - Mentre l’intesa è in attesa della ratifica formale, si guarda già alla prossima edizione del Festival, che si svolgerà come sempre al Teatro Ariston dal 24 al 28 febbraio 2026. Alla due giorni conclusiva delle trattative hanno preso parte, per la Rai, una delegazione di dirigenti composta da Francesco Spadafora (Affari Legali), Williams Di Liberatore (Intrattenimento Prime Time), Davide Di Gregorio (Staff Amministratore Delegato), Paola Marchesini (Iniziative Strategiche e Staff Direzione Generale), e Alberto Longatti (Risorse Televisive e Artistiche). Per il Comune, il tavolo era guidato dal sindaco Alessandro Mager, affiancato dagli assessori Alessandro Sindoni ed Enza Dedali.

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