Sanità pubblica, Italia in ko tecnico sulle liste d'attesa

di Redazione

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Rapporto Cittadinanzattiva: "In Liguria 58 giorni di attesa per visita oculistica"

Sanità pubblica, Italia in ko tecnico sulle liste d'attesa

I cosiddetti Lea, Livelli essenziali di assistenza, sarebbero garantiti solo in 9 regioni su 21 mentre il Piano Nazionale Cronicità non ancora approvato in 4. Va male al Sud per gli screening oncologici, mentre le coperture vaccinali restano insufficienti un po' ovunque, soprattuttoal nord. Ma ad unire Italia meridionale e settentrionale sono purtroppo le liste d'attesa, con un italiano su due che dichiara di aver avuto difficoltà ad accedere a visite o esami per questo motivo. 

A fare il punto sulle conseguenze della modifica del titolo V della Costituzione è il nuovo Rapporto dell'Osservatorio sul Federalismo in Sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva. L'indagine traccia i contorni di un sistema sanitario frammentato.

Per quanto riguarda l'erogazione dei Lea, le Regioni che li garantiscono sono: Piemonte, Lombardia, P.A. di Trento, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Mentre, a 3 anni dalla sua approvazione, 4 regioni ancora non hanno recepito il Piano Nazionale Cronicità, mirato a migliorare l'assistenza a milioni di persone con patologie croniche: Basilicata, Campania, Sicilia e Sardegna. 
Quanto alla trasparenza sulle liste d'attesa, solo 9 regioni dispongono di portali interattivi, come prevede il Piano Nazionale di Governo sulle Liste d'Attesa. 

In tema di prevenzione dei tumori, sono 5 le regioni inadempienti rispetto ai Lea sull'adesione agli screening oncologici: Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna. Ad esempio, alla mammografia in Campania aderisce appena il 48% delle donne, nella provincia di Trento l'89%.

Quanto alle coperture vaccinali, riporta Cittadinazattiva, l'immunità di gregge per i vaccini obbligatori è stata raggiunta nel 2018 da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana ed Umbria. Tutte le altre sono al di sotto del 95%, con punte negative nel Friuli Venezia Giulia (90%) e P.A. di Bolzano (85%). Per il vaccino contro la varicella, solo Basilicata e Puglia vanno oltre il 91%. Rispetto all'antinfluenzale, ancora ovunque al di sotto della soglia raccomandata, le più virtuose sono Umbria, Calabria e Molise che superano il 60%; le meno virtuose Bolzano (35%), Sardegna e Valle D'Aosta al 44%. 

Grandi, al Nord come al Sud, le differenze tra tempi di accesso nel pubblico e in intramoenia: ad esempio, in Sicilia per una colonscopia si attendono 157 giorni nel pubblico e 13 in intramoenia; in Liguria per una visita oculistica si va dai 58 giorni del pubblico agli 8 del canale intramurario.