Sanità ligure, il PD boccia il nuovo piano: “Una revisione confusa e senza visione chiara”

Il Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Liguria esprime forte contrarietà alla revisione del Piano Socio Sanitario. Al centro delle critiche, la riforma del 118 e la riorganizzazione degli ospedali Erzelli e Villa Scassi, giudicata “senza direzione né chiarezza”.

Riforma 118 – Il piano prevede l'accorpamento delle centrali operative, con l’obiettivo di rafforzare il servizio. Ma secondo il PD mancano informazioni fondamentali: “Non c’è chiarezza su organici, turni e struttura del lavoro”, sottolineano i consiglieri. “Di notte, il servizio sembrerebbe fortemente depotenziato”.

Ospedali in transizione – Il trasferimento delle funzioni da Villa Scassi al futuro polo sanitario di Erzelli desta forti perplessità. “Si depotenzia un Dea di primo livello trasformandolo in pronto soccorso, mentre Erzelli è ancora solo un progetto,” afferma il gruppo PD. A preoccupare è anche la riduzione dei posti letto: da 550 a 400, secondo l’ultima versione del piano.

Assenza di visione – Secondo i consiglieri regionali, le modifiche non rispondono a una logica integrata né a un modello organizzativo chiaro. “Assistiamo a un ritocco della sanità senza alcuna coerenza. Più che una revisione, sembra una bozza mal scritta.”

Sindacati esclusi – Anche le organizzazioni sindacali, in Commissione Sanità, hanno segnalato “mancanza di ascolto e condivisione”. Per il PD, si tratta di un ulteriore segnale di una gestione poco trasparente.

Voto contrario – Alla luce delle criticità emerse, il gruppo PD ha annunciato il proprio voto contrario alla revisione proposta dalla Giunta.

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