Sanità, è scontro in consiglio regionale. Viale: "Passerella elettorale per PD e CGIL"

di Marco Innocenti

In aula approda la protesta di circa 200 lavoratori

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Seduta infuocata oggi in Consiglio Regionale. La riunione straordinaria richiesta da tutti i gruppi di minoranza per discutere la situazione della sanità ligure, è iniziata con parecchi minuti di ritardo per la protesta di circa duecento lavoratori del settore, riuniti sotto le bandiere della Cgil, che si sono radunati davanti alle porte di via Fieschi 15, armati di fischietti, megafoni ma soprattutto di tanta voglia di far sentire la propria voce in assemblea. Dopo la trattativa di rito, i manifestanti sono stati fatti accomodare sugli spalti da dove è partita subito la protesta, al grido “Vergogna, Vergogna”.

Al centro della protesta, oltre alla scarsità di personale e macchinari in molte strutture sanitarie liguri, soprattutto il temuto maxiconcorso che la Regione sta per bandire per gli operatori sanitari. Il timore di coloro che già operano come Oss nelle varie strutture liguri, è di ritrovarsi di colpo senza un lavoro se non dovessero vincere il concorso. La richiesta rivolta all’assessore Viale, su questo argomento, è di rivedere le modalità del concorso, prevedendo percorsi riservati a chi già lavora, magari anche da molti anni.

“Un consiglio straordinario importante – commenta l’assessore alla sanità Sonia Viale - per la presenza di tanti operatori sociosanitari di Spezia che hanno il problema dell’esternalizzazione del servizio fatta tanti anni fa e a cui oggi dobbiamo porre un rimedio per consentire loro di non perdere il lavoro. Per il resto abbiamo assistito ad una passerella dei rappresentanti dell’opposizione, sostenuti solo dalla CGIL, che era stata definita dallo stesso Lunardon come la loro stampella per le prossime elezioni regionali. Il quadro dipinto dall’opposizione non rende merito ai grandi passi avanti che abbiamo fatto e che stiamo facendo”.

In serata, il governatore Toti ha espresso apprezzamento per la posizione di Cisl e Uil, non presenti oggi in aula durante la protesta. “Non si sono prestate a strumentalizzazioni politiche” ha detto Toti, prima di promettere che il confronto andrà avanti.