Sanità, Bucci: “Calamai e Damonte Prioli nomine chiave per la riforma. Più territorio e revenzione per i cittadini”
di Carlotta Nicoletti
Annunciata la nomina di Quaglia a commissario dell'Ente Ospedaliero Galliera per i prossimi 12 mesi
Sanità, Bucci: “Calamai e Damonte Prioli nomine chiave per la riforma. Più territorio, prevenzione e qualità per i cittadini”
La nomina di Monica Calamai e Marco Damonte Prioli ai vertici della sanità ligure segna un passaggio centrale nell’attuazione della riforma approvata dal Consiglio regionale. A sottolinearlo è il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che parla di “nomi importanti” e di scelte pienamente coerenti con il nuovo modello sanitario regionale.
Le nomine - «Sono le persone che riteniamo più indicate per garantire un aumento dei servizi ai cittadini – ha spiegato Bucci – perché la sanità che vogliamo costruire lavora non solo sul cittadino malato, ma soprattutto sul cittadino sano. La prevenzione è il cuore della riforma e si fa prima di tutto evitando che le persone si ammalino».
I risultati - Il governatore rivendica i primi risultati già visibili sul territorio, a partire dal rafforzamento della medicina di prossimità. «Gli studi medici e le Case di Comunità hanno dimostrato di essere utili nel ridurre gli affollamenti dei pronto soccorso. È un segnale concreto che la direzione intrapresa è quella giusta».
Uno sguardo al futuro - Secondo Bucci la Liguria ha tutte le caratteristiche per diventare un modello nazionale: una popolazione con età media elevata, forti differenze territoriali tra costa ed entroterra e un sistema sanitario che dovrà anticipare le esigenze della società occidentale dei prossimi vent’anni. In questo percorso avranno un ruolo chiave anche l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale, in sinergia con il polo tecnologico di Erzelli.
«Non sarà un percorso semplice – ha ammesso – ma abbiamo le persone giuste a bordo. Entro il 2026 questa riforma porterà la Liguria tra le migliori regioni d’Italia per qualità della sanità. In alcuni ambiti, come l’azienda ospedaliera metropolitana, siamo già un riferimento nazionale».
Le priorità - Tra le priorità affidate ai nuovi direttori generali, Bucci ne indica almeno quattro: far funzionare in modo efficace il sistema sanitario territoriale, ridurre la mobilità sanitaria riportando in Liguria pazienti e professionisti, realizzare cinque nuovi ospedali e rafforzare la gestione della spesa con strumenti moderni di controllo e project management. I tempi sono stringenti: «La sanità non può fermarsi nemmeno un giorno. Nei prossimi 3-4 mesi ci aspettiamo un incremento concreto dei servizi sul territorio, mentre la riforma dovrebbe andare a regime in 8-9 mesi».
La fase operativa - Sulla stessa linea l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò, che definisce le nomine «l’inizio di una fase operativa». «L’approvazione della legge di riforma non è un punto di arrivo ma di partenza – ha dichiarato –. L’obiettivo è migliorare il sistema e far ricadere sempre più risorse sul territorio e sui pazienti. È la visione che abbiamo portato avanti sin dall’inizio».
Il neo direttore generale Marco Damonte Prioli pone al centro del nuovo corso la “centralità del cittadino”. «Liste d’attesa, tecnologie, integrazione tra ospedale e territorio sono le sfide principali – ha spiegato –. La riforma, con l’unione delle cinque Asl e di Liguria Salute in un’unica struttura, può finalmente garantire risposte uniformi ai cittadini».
Sul tema della carenza di medici e infermieri, Damonte Prioli individua due leve fondamentali: rendere attrattive le strutture territoriali e rafforzare la collaborazione con l’azienda ospedaliera e l’Università di Genova. «Siamo nel 2025 – ha concluso – e le tecnologie ci permettono di avvicinare l’assistenza ai cittadini e supportare i professionisti. Lavoreremo molto anche su questo fronte».
Anche la neo direttrice generale Monica Calamai richiama con forza i principi di appropriatezza e prossimità. «La centralità del cittadino è sempre stata uno degli elementi fondamentali del mio agire e lo è anche di questa riforma, che è articolata, coraggiosa e molto importante», ha spiegato. Secondo Calamai sarà decisiva un’attenta analisi dei dati e dei numeri per tradurre la riforma in operatività concreta, creando interazioni efficaci tra ospedale e territorio attraverso percorsi assistenziali strutturati. «Il cittadino deve trovare risposte chiare e una presa in carico che non lo costringa a muoversi in modo disorientato», ha sottolineato, ribadendo al tempo stesso il valore dei professionisti sanitari. «Senza di loro il sistema non può funzionare, ma la missione resta dare risposte appropriate ai bisogni dei cittadini».
Commissario Galliera - Il presidente di Regione Liguria ha poi annunciato la nomina di Francesco Quaglia a commissario dell'Ente Ospedaliero Galliera per i prossimi 12 mesi. "Questa nomina è stata fatta su proposta del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Ospedaliero Galliera esclusivamente con l'accordo dell'Arcivescovo Mons. Marco Tasca, che è il Presidente del Consiglio dell'Amministrazione dell'Ente Ospedaliero Galliera. Siamo contenti perché si lavorerà con un accordo importante".
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