San Martino, Giuffrida: "In ospedale il 95% dei ricoverati non è vaccinato"
di Alessandro Bacci
Il direttore: "In terapia intensiva anche un 32enne. L'assurdo è che in alcune nazioni scoppiano le rivolte per richiedere di essere vaccinati"
“In terapia intensiva sono ricoverati 5 pazienti mentre 6 pazienti sono in malattie infettive. Poi abbiamo altri 12 posti letto con persone che sono arrivate da noi per altre patologie e hanno scoperto di essere positive al covid, erano asintomatiche.” A fare il punto della situazione all'ospedale San Martino di Genova è il direttore Salvatore Giuffrida che traccia un quadro della situazione attuale: “La Liguria ha 226 posti in terapia intensiva disponibili per 1,5 milioni di abitanti. La soglia per la fascia gialla è il 10%, noi siamo abbondantemente sotto la soglia di rischio ma questo non ci deve far abbassare la guardia. Distanziamento, protezioni e vaccinazione. A prescindere dalle idee di ciascuno, il sistema usato per la vaccinazione è stato sperimentato già dal 1984 e abbiamo l'evidenza che pur essendo una regione presa d'assalto dai turisti e con una variante altamente contagiosa, grazie ai vaccini abbiamo pochi ingressi negli ospedali e pochi letti impegnati. Questo ci consente di curare meglio le altre patologie.”
Giuffrida traccia l'identikit delle persone che finiscono in ospedale a causa del covid: “Tra il 90 e 95% delle persone che accedono alla clinica di malattie infettive non sono vaccinate. La fascia, e non è una casualità, è quella che ha la minore copertura vaccinale ossia gli over 50 e over 60. Abbiamo anche un ragazzo di 32 anni non vaccinato in terapia intensiva e questa è la prova provata. Il vaccino funziona esattamente come quello antinfluenzale che ha una copertura del 55%: questo significa che il 55% delle persone non prendono l'influenza, 45% con sintomi lievi. Il vaccino antoicovid ha una copertura molto più alta, intorno al 90-95%. Questo significa che chi lo prende tendenzialmente non ha bisogno dell'ospedale o comunque non finisce nei reparti più a rischio.”
infine il direttore fa chiarezza, ancora una volta, sui nuovi vaccini: “Si sono incontrate tutte le parti burocratiche-amministrative. I percorsi autorizzativi sono stati abbreviati perchè eravamo in pandemia. L'Rmna messaggero è stato studiato già per l'Aids, il virus del covid è meno complesso ma le tecnologie sono mature e moderne. Io ho fatto il vaccino Pfizer, mio figlio 20enne il Jhonson e mia moglie l'Astrazeneca. L'assurdo è che in alcune nazioni scoppiano le rivolte, ad esempio in Thailandia, con persone che richiedono di essere vaccinate. Per noi che abbiamo la fortuna di poter scegliere abbiamo deciso che questo vaccino in alcuni casi vada combattutto, non riesco a darmi una spiegazione. Se l'età media dell'uomo è aumentata è anche grazie alle vaccinazioni, poi ognuno faccia le considerazioni opportune.”
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