Sampdoria: tesseramento Tutino, agenzia Marat ricorre a collegio garanzia Coni contro la società blucerchiata
di Red. Sport
Al centro della vicenda alcuni aspetti del contratto di trasferimento dell'attaccante dal Cosenza alla Samp
Nuova controversia giuridica per la Sampdoria: l’agenzia di rappresentanza sportiva M.A.R.A.T. Football Management S.r.l., guidata da Mario Giuffredi, ha avviato una procedura arbitrale nei confronti del club blucerchiato. La controversia è stata sottoposta al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, massimo organo di giustizia in ambito sportivo.
Al centro della disputa c’è un mandato firmato il 30 luglio 2024, in cui la Sampdoria aveva incaricato l’agenzia di curare gli aspetti legati all’ingaggio del calciatore Gennaro Tutino. L’accordo prevedeva una formula di trasferimento temporaneo con obbligo di riscatto, cioè un prestito che, al verificarsi di certe condizioni, sarebbe diventato automaticamente definitivo.
Il compito dell’agenzia non si limitava alla sola trattativa tra le squadre: includeva anche la definizione degli aspetti economici con il club cedente e la stipula del contratto sportivo tra Tutino e la Sampdoria. Una trattativa articolata, che richiedeva una gestione precisa e puntuale da parte del rappresentante incaricato.
L’iniziativa legale, presentata secondo quanto previsto dal regolamento degli agenti sportivi del CONI, fa pensare a inadempienze contrattuali o a divergenze interpretative sull’accordo. Anche se i dettagli precisi non sono stati resi noti, è possibile che la lite riguardi compensi non versati, obblighi non rispettati o modalità gestionali contestate.
Ecco il testo del comunicato comparso in serata sul sito del Coni: Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un'istanza arbitrale, ex art. 22, comma 2, del Regolamento Agenti Sportivi del CONI, presentata dalla M.A.R.A.T. Football Management S.r.l., in persona dell'Amministratore Unico ed Agente Sportivo, sig. Mario Giuffredi, nei confronti della U.C. Sampdoria S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, in virtù del contratto di mandato, stipulato in data 30 luglio 2024, con il quale la società intimata ha conferito l'incarico alla suddetta istante al fine di curare i suoi interessi per il tesseramento, a titolo temporaneo, con obbligo di riscatto, alle condizioni pattuite tra cedente e cessionaria, per trasformare la cessione da temporanea in definitiva e per la stipula del contratto di prestazione sportiva del calciatore Gennaro Tutino.
Ora spetterà al Collegio di Garanzia chiarire la vicenda e stabilire eventuali responsabilità. La decisione sarà definitiva e vincolante per entrambe le parti, con potenziali ricadute anche sull’immagine e sulle relazioni future tra l’agente e la società genovese. In attesa della sentenza, la vicenda di Gennaro Tutino si sposta dal rettangolo di gioco alle stanze dell’arbitrato sportivo.
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