Sampdoria, resa dei conti all'Academy di Bogliasco: il super consulente Messina contro tutti

di Maurizio Michieli

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Dopo il servizio de Le Iene, faccia a faccia con Silvani e Papagni. Sfogo di Pozzi sui social: "Ecco perché a me non hanno preso..."

Sampdoria, resa dei conti all'Academy di Bogliasco: il super consulente Messina contro tutti

Il giorno dopo il servizio della trasmissione Le Iene, in onda su Italia uno, che ha gettato ombre sulla gestione del settore giovanile della Sampdoria (la cui stagione, a livello sportivo, è "culminata" con la prima retrocessione nella storia della formazione Primavera), all'Academy di Bogliasco è andata in scena una vera  e propria resa dei conti. Al di là delle prese di posizioni ufficiali (sul nostro sito potete leggere sia il comunicato ufficiale della società blucerchiata sia la presa di posizione dei legali di Luca Silvani, il principale "bersaglio" del reportage), è indubbio che la vicenda (al netto di squallidi processi mediatici sommari, ai quali come sempre ci sottraiamo) non potrà non avere ripercussioni, non soltanto a livello di immagine (già abbastanza compromessa).

All'incontro hanno partecipato Alessandro Messina (collegato  da remoto), board advisor (consigliere personale) del presidente Matteo Manfredi (di cui è anche amico di famiglia), di fatto il vero e proprio direttore generale della Sampdoria, malgrado un curriculum non propriamente sostanzioso: organizzatore dei Samp Camp e titolare di una società (ACM) che opera in Italia come agenzia di procuratori. Poi, Luca Silvani, responsabile dell'Academy (uomo di fiducia dello stesso Messina, da lui voluto e portato al posto di Giovanni Invernizzi, che era stato declassato al ruolo decorativo di club manager malgrado la provata esperienza nel settore giovanile blucerchiato, oltre alle indubbie capacità e all'affezione ai colori); infine Fabio Papagni, coordinatore tecnico dell'attività agonistica del settore giovanile, ex steward con Enrico Mantovani, poi addetto allo scouting ai tempi di Massimo Ferrero, entrato nel vivaio con un ruolo importante. Molto importante, visto che negli ultimi tempi al "Mugnaini" non era infrequente assistere a numerosi andirivieni di giovani calciatori destinati ai classici provini sul campo e quindi il lavoro di coordinamento è risultato sempre più significativo. Evidentemente non tutti ragazzi particolarmente abili, considerati i risultati complessivi ottenuti dalle diverse squadre.

Si è parlato di una riunione di fuoco, dai toni parecchio accesi, simile a una scenata che si era svolta sul piazzale qualche giorno fa. Una resa dei conti, appunto. Il divorzio da Luca Silvani è scontato, al netto delle responsabilità nella vicenda (in cui, va specificato, alcun "reato" si è consumato). Ma la gestione disinvolta e soprattutto i risultati disastrosi del settore giovanile impongono di trarre delle conclusioni. Così come la tragica stagione della Sampdoria avrebbe imposto di trarre delle conclusioni a livello più globale, ma il presidente Manfredi, incassata la fiducia dell'azionista Joseph Tey, ha riconfermato la sua cerchia di stretti collaboratori, tra i quali il dg facente funzioni Messina, con i quali si è mostrato entusiasta di avere pianificato un'efficace strategia per il futuro. 

Intanto sui social si è sfogato Nicola Pozzi, ex attaccante della Sampdoria, che ha rivelato di essere stato contattato lo scorso anno proprio da Luca Silvani per entrare a fare parte dello staff tecnico del settore giovanile, salvo venire poi scartato. "Adesso ho capito perché, nessun sampdoriano avrebbe mai accettato quanto visto stasera...".

Certamente in questo momento attaccare la Sampdoria è come sparare sulla Croce Rossa e proprio la situazione dà il segno della debolezza di una società completamente allo sbando, in balia degli eventi. E dei comunicati. Frutto di una gestione che, al netto degli onerosi impegni finanziari sempre rispettati (e chi sostiene il contrario dice il falso ed è in malafede), ha condotto un club così glorioso sull'orlo del baratro, se non già quasi nel baratro. Ma ciò che più sconcerta, è la totale mancanza di consapevolezza di quanto sta accadendo alla povera Samp ogni giorno che passa.

 

 

 

 

 

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