Sampdoria, primo atto di cuore: 2-0 alla Salernitana con Meulensteen e Curto

di Simone Galdi

3 min, 41 sec

I blucerchiati trovano un gol per tempo e si concedono almeno il vantaggio del risultato per la gara di ritorno all'Arechi

Sampdoria, primo atto di cuore: 2-0 alla Salernitana con Meulensteen e Curto

Un anno ad aspettare la Sampdoria, una serata per ritrovarla almeno un po'. Gli oltre 30 mila del Ferraris spingono Depaoli e compagni a conquistare un 2-0 fondamentale, per avere una concreta chance nella gara di ritorno all'Arechi, venerdì 20 giugno. Meulensteen e Curto i marcatori, un gol per tempo, entrambi in chiusura di frazione, entrambi sugli sviluppi di calci piazzati. Il nervosismo nel finale, con le espulsioni di Borini da una parte e Stojanovic dall'altra, si spiega tutto con la posta in gioco. Tra cinque giorni, una delle due squadre resterà in B, per l'altra si spalancherà l'inferno della terza serie.

Le tante particolarità - Il clima surreale è quello di una partita appena giocata – Samp-Salernitana in regular season è datata 9 maggio – in un playout che non doveva esserci, con un pubblico che c'è da sempre e continuerà a esserci. Arrivare al 'Ferraris' in una sera di metà giugno è già strano, dover vincere a tutti i costi per regalarsi una chance di salvezza altrettanto. Il pubblico doriano canta "solo per la maglia": Castellammare non è stata dimenticata, la vergogna di scendere sul campo senza neppure segnare un gol sarà difficile da cancellare. A stranezza si aggiunge stranezza: la Samp attacca nel primo tempo verso la Sud.

Ritmo e intensità - Evani ha avuto un mese per preparare la doppia sfida, qualche effetto del lavoro si vede subito: scambi rapidi, posizioni che si invertono velocemente, verticalità in attacco. L'asse Depaoli-Sibilli crea quattro azioni pericolose. La più clamorosa è quella dell'ex Bari, che al 25' incrocia bene di sinistro all'interno dell'area, ma trova Christensen pronto a rispondere. Quando la Samp scende di intensità, sale in modo naturale la Salernitana. Tongya ha un guizzo sul lato sinistro, si beve Riccio e ha la porta spalancata davanti a sé: l'esterno calcia male, debole verso Cragno. È il 36° minuto, un campanello d'allarme per il Doria, che si scuote subito.

L'olandese volante - Ancora una volta è un calcio d'angolo a regalare il vantaggio contro i granata di Marino, proprio come un mese prima in regular season. Ancora una volta è Melle Meulensteen a fare centro, stavolta di testa, ben piazzato a pochi passi dalla porta. Il vantaggio fa esplodere Marassi, la panchina tutta raggiunge il vertice opposto del campo per festeggiare con il mediano olandese. Melle goleador, quasi magia. Il primo tempo si chiude 1-0 e nessuno può dire nulla, vantaggio meritato per i blucerchiati, nettamente più in partita degli avversari.

La malasorte - La ripresa si gioca con meno lucidità da entrambe le parti. La Samp gestisce il vantaggio e prova a ripartire, la Salernitana dovrebbe cercare il pareggio ma lo fa senza la necessaria convinzione. Non si contano conclusioni granata verso Cragno, che viene invece colpito al 60' da Simy su uscita bassa. Ammonito l'attaccante dei campani, soccorso il portiere doriano, che per il momento riprende a giocare. Non potrà riprendere, invece, dieci minuti dopo. La Salernitana batte una punizione, la barriera blucerchiata respinge, Cragno cade a terra e fa subito segno alla panchina. Entra Ghidotti, nella partita più delicata in cui potesse succedere. Si saprà negli spogliatoi: rottura del tendine d'Achille. Il volto scuro di Evani nel dare la notizia spiega in modo perfetto la gravità del momento, per il giocatore e per la squadra.

Finale a due facce - Mentre la gara scivola verso la fine, la Salernitana si getta in avanti con maggiore convinzione, ma sempre senza conclusioni pulite. A trovare il gol è la Samp. Curto colpisce da pochi passi, ancora sugli sviluppi di un calcio piazzato. La rete premia la convinzione degli uomini di Evani, fin lì più in partita. Mancano quattro minuti al 90', Borini intanto ha rilevato Coda, generoso ma poco portato alla conclusione stasera. È proprio Borini a macchiare la serata assai positiva del Doria con un intervento irresponsabile. Aureliano estrae il giallo, poi il VAR Fabbri richiama il direttore di gara che estrae il rosso. Samp in 10, presto raggiunta dagli avversari per una manata di Stojanovic a Ioannou. L'aggressione finale della Salernitana si concretizza in un colpo di testa di Cerri, respinto da Ghidotti. Dodici minuti di recupero bastano a far tremare i cuori doriani, ma la Salernitana non colpisce più. Finisce 2-0, Arechi e il suo castello attendono la Samp: almeno stasera, una squadra.

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