Sampdoria, Palombarini (Cosmote tv Atene): "Donati in Grecia ebbe un impatto buono poi non gli riuscì il salto di qualità"
di Simone Galdi
Il popolare giornalista: "Fredberg fece benissimo a Cipro, meno al Panathinaikos e deve ancora imporsi in un club importante"
Volto storico della tv sportiva greca Cosmote TV, ad Atene dal 1990, il giornalista italiano Andrea Palombarini ha seguito da vicino l'avventura del nuovo allenatore della Sampdoria, Massimo Donati, nella stagione passata sulla panchina dell'Athens Kallithea. Ai microfoni di Telenord, Palombarini ha raccontato delle cose positive mostrate dal tecnico friulano, ma anche delle difficoltà incontrate in un campionato difficile come quello ellenico.
L'impatto del mister - "Donati è stata un po' una sorpresa, perché è un allenatore emergente, quindi per una squadra che dalla serie B greca sale in serie A sembrava una scelta difficile da attuare. Però hanno avuto ragione i dirigenti, perché ha avuto un inizio con un impatto molto forte, molto importante sia a livello tattico sia a livello organizzativo. Purtroppo nella seconda parte del campionato non ha funzionato il lavoro che si faceva durante la settimana, soprattutto nelle partite con le dirette avversarie per la lotta salvezza. A livello di impatto del campionato anche come gioco è stato un impatto molto deciso, molto importante. Anche la stampa greca ha visto molto bene l'Athens Kallithea per come giocava. Ha cercato di imporre il suo gioco e non è facile per un allenatore italiano riuscire a calarsi in questa realtà che negli ultimi anni si sta rinnovando. Il campionato greco è abbastanza particolare, è un torneo difficile. E il Kallithea non ha grandi potenzialità, è una piccola zona di Atene vicina al centro, giocava tra l'altro su un campo che non era il suo".
Scelte tecniche e tattiche - "Donati ha iniziato con un 3-5-2, con tre difensori dalla corporatura molto importante, abbastanza alti; ha cercato anche di proporre alcune scelte di giocatori che venivano dall'Italia, di categoria inferiore, però calcisticamente molto validi. Secondo la stampa e secondo i tifosi, nella parte più importante del campionato, dopo la sosta, non è riuscito a dare questo giro di presenze, di opportunità a tutti i giocatori, quindi magari ha pagato un po' anche questo".
La lezione - "Sicuramente per Donati è stata un'esperienza molto formativa e su questo non c'è alcun dubbio, nel senso che è riuscito anche a 'rubare' una parte di attenzione a livello tattico. Se ne parlava molto bene all'inizio, il Kallithea si è calato nella veste di neopromossa che cerca di rubare anche l'occhio. Secondo me Donati aveva tutte le carte in regola per poter riuscire a fare il salto in un'altra squadra, magari più importante, più forte anche a livello di club in Grecia. Però è nella parte più importante del campionato, attorno alle feste, che ha avuto uno stop nell'evoluzione tattica della squadra e soprattutto a livello di personalità, perché nello spogliatoio c'erano giocatori con una forte personalità e con molta esperienza".
Trampolino a Cipro - Conoscitore anche del calcio cipriota, Palombarini ricostruisce la parabola in "lingua ellenica" del nuovo CEO Area Football della Sampdoria, il danese Jesper Fredberg: “Aveva fatto molto bene con l'Omonia Nicosia. Ricordo che Fredberg è un allenatore 'prestato' al ruolo di direttore sportivo. È un polivalente, ha ricoperto più ruoli durante la sua carriera: direttore tecnico, responsabile del settore giovanile e poi della prima squadra come direttore generale. All’Omonia aveva conosciuto Nikos Dabizas, l’ex difensore di Olympiakos e Newcastle, che lo ha poi voluto con sé al Panathinaikos”. Nelle due stagioni a Cipro, la coppia Dabizas-Fredberg colleziona un 5° e un 6° posto, tradendo le attese dei tifosi, ma in un contesto societario pieno di incertezze.
Atene troppo breve – Il salto dal campionato cipriota a quello greco non porta le soddisfazioni sperate: una sola stagione, la 2018-19, ottavo posto in campionato, ma ancora una volta in un clima societario teso. Per il Trifoglio, nell’aprile 2018 era arrivata dall’UEFA la squalifica dalle coppe europee per tre anni, decisione che aveva esasperato i rapporti tra tifosi e proprietà. Anche in questo caso, Palombarini giudica positivamente il lavoro di Fredberg: “Secondo me non gli è stato dato nemmeno il tempo di poter dare una svolta anche a livello di organizzazione non solo del club, della prima squadra o del settore giovanile, ma anche a livello di calciomercato, un campo nel quale Fredberg poteva dare molto di più. Sicuramente anche ad Atene ha lasciato una buonissima impressione. Ora però c'è una grandissima opportunità, per lui che è un conoscitore del calcio mondiale, ancor di più del calcio europeo, potrà fare molto bene a Genova”.
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