Sampdoria, la "fuga" del pullman nella notte della vergogna e di un silenzio surreale

di Simone Galdi

Nessun dirigente blucerchiato si è ancora presentato che con i dipendenti che pubblicamente

La "fuga" da Castellamare di Stabia, nella notte, a bordo del pullman e dei van d'ordinanza. Dirigenti, calciatori, tecnici e staff. Dopo la terribile retrocessione in serie C, la prima nella storia di quasi 80 anni della Sampdoria. poi, il nulla.

Alcun dirigente si è presentato né al "Mugnaini" di Bogliasco (blindato) né in sede (chiusa) né pubblicamente a spiegare attraverso la stampa quali mosse si intendono fare per fronteggiare almeno inizialmente la crisi.

E anche all'interno - tra dipendenti, collaboratori, maestranze, autisti, magazzinieri - cominciano a serpeggiare timori, paure, ansie, preoccupazioni. SI attendono sviluppi, comunicazioni ufficiali. Specie ai diretti interessati, che non sanno cosa fare. Calciatori compresi (peraltro i meno coinvolti dalle conseguenze della caduta).

E' il momento più basso e più critico della storia della Sampdoria, la cui dirigenza è in questo momento evanescente e la proprietà si trova in un altro continenente, in Asia, a Singapore. Surreale. Come e più di una retrocessione in serie C. Come e più di un triplete di retrocessioni. Come e più di un buco di bilancio di 40 milioni.

 

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