Sampdoria, i tifosi pronti a rinunciare ai rimborsi per devolverli al San Martino

di Redazione

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I Gruppi della Sud e la Federclubs: "Chiediamo alla società di attivarsi"

Sampdoria, i tifosi pronti a rinunciare ai rimborsi per devolverli al San Martino

L'emergenza coronavirus ha fatto riscoprire in molti il concetto di solidarietà. Tra le iniziative degne di nota c'è quella dei tifosi della Sampdoria che attraverso un comunicato si sono dichiarati pronti a devolvere i rimborsi della sfida con il Verona all'ospedale San Martino. La partita più difficile in questi giorni si sta giocando negli ospedali e non al Ferraris. Se tutti i tifosi blucerchiati rinunceranno ai rimborsi potranno accumulare una somma di circa 170 mila euro. Il destinatario è stato individuato nel reparto malattie infettive del San Martino e i tifosi chiedono alla società blucerchiata di attivarsi in fretta. Di seguito il comunicato: 

"Oggi, come tante altre volte nelle situazioni nelle quali c'è stato bisogno, i tifosi Sampdoriani possono dimostrare con un piccolo grande gesto che la nostra comunità è qualcosa di più di una tifoseria di calcio. Abbiamo la possibilità di dare un aiuto, grande e concreto, laddove ce n'è davvero bisogno, ovvero i reparti ospedalieri impegnati nella gestione dell'emergenza legata al coronavirus. Come? Rinunciando al rimborso della quota abbonamento non goduta in occasione di Sampdoria Verona di domenica giocata a porte chiuse. Sapete quanto può valere questo piccolo gesto se tutti gli abbonati aderiranno? Fino a 170.000 euro! Chiediamo pertanto alla società Sampdoria di attivarsi, come già altre hanno fatto (vedi Parma), per darci questa possibilità in tempi rapidi e compatibili con l'emergenza in atto. Da parte nostra, dei ragazzi della Gradinata Sud e della Federclubs garantiamo l'adesione a questa forma di sostegno, indicando una destinazione che ci è stata segnalata come la più idonea alla causa : U.O.CLINICA DI MALATTIE INFETTIVE E TROPICALI DEL SAN MARTINO (EMERGENZA COVID 19). Cogliamo l’occasione per testimoniare la nostra vicinanza ai calciatori blucerchiati colpiti dal virus e soprattutto al nostro grande fratello blucerchiato dottor Amedeo !"