Sampdoria, Ferrero a Radrizzani: "Troviamo un accordo". Il nodo delle dichiarazioni a Telenord

di Maurizio Michieli

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L'ex proprietario reclama il pagamento dei concordati, Radrizzani-Manfredi forti dell'efficacia della loro operazione

Sampdoria, Ferrero a Radrizzani: "Troviamo un accordo". Il nodo delle dichiarazioni a Telenord

"Non c'è alcun accordo scritto, soltanto la mia dichiarazione a Telenord in cui confermo di avere ceduto la Sampdoria a Radrizzani e gli faccio un in bocca al lupo". Massimo Ferrero spiega così le ragioni per le quali ha ha presentato ricorso ex articolo 700 codice di procedura civile al Tibunale civile di Genova, chiedendo di inibire futuri aumenti di capitale della UC Sampdoria. Il ricorso verrà discusso il 25 luglio (https://telenord.it/sampdoria-sara-discusso-il-25-luglio-il-ricorso-di-ferrero-contro-futuri-aumenti-di-capitale-59132). "E io ci sarò", dice Ferrero.

La notte del 30 maggio è infatti il fulcro attorno al quale ruota tutta l'operazione Sampdoria, che ha determinato la fine dell'era Ferrero e l'inizio della gestione Radrizzani-Manfredi che attraverso la società costituita ad hoc e denominata "Blucerchiati srl" - in esecuzione del via libera, concesso dallo stesso Ferrero (attraverso il suo legale rappresentante Massimo Ienca, amministratore unico di SSH, la controllante della Samp) alla fine dell'assemblea degli azionisti, al prestito obbligazionario convertibile sottoscritto il 16 giugno successivo - anche senza la necessità di ulteriori aumenti di capitale sono già diventati titolari della maggioranza assoluta delle azioni, con una quota del 54 per cento, mentre al "vecchio" proprietario ne è rimasto circa il 40%.

Ecco perché Ferrero nelle settimane scorse è stato avvistato prima a Perugia e poi a Terni, lasciando intendere di voler restare nel calcio. "Sono stato rimbalzato - sostiene Ferrero - e anche attaccato dai tifosi delle due squadre perché attribuiscono a me la responsabilità del quasi fallimento della Sampdoria, mentre io in realtà l'ho salvata rinunciando a tutto. Anche ai 7,5 milioni che mi spettano dai concordati ma la parte restante deve essere pagata. Anche a rate. Ma va saldata. Di fronte a questa inadempienza, non mi fermerò".

Non è una minaccia ma conoscendo l'uomo è certo che non arretrerà, avendo ormai ben poco da perdere. "Intendiamoci - prosegue Ferrero - io di fronte a Radrizzani mi tolgo il cappello, ha portato a termine, con la collaborazione di Romei e Ienca, un'operazione geniale, sfilandomi la Sampdoria sfruttando la mutualità e il paracadute. Me lo sono fatto andare bene, a patto che, come garantitomi a voce, venissero onorati gli impegni economici per i concordati. Ma per ora sia fermi alle parole".

Le stesse parole di cui, tuttavia, si fanno legittimamente forti i nuovi proprietari della Sampdoria. Appunto, le dichiarazioni di Ferrero a Telenord: "Posso confermare: la Samp è di Radrizzani e Manfredi. Non è stata una trattativa: ci hanno portato a ragionare col cuore, perché non prendo soldi, non prenderò niente. Non accetterò più insulti: sono felice, l'ho fatto per la gente, per quella parte di tifoseria che non mi insultava... Devono smettere di insultarmi: io non prendo nulla, ho comprato il marchio con 20 milioni di euro. Non prenderò nulla... Sono stanco degli insulti: sono una persona perbene. Ora si chiude un'epoca, siamo tutti contenti... Io non ho commesso errori: sono 18 mesi che non tocco palla, gli altri campionati che ho gestito io sono tutti belli... Un giorno rimpiangerete Ferrero: la storia mi darà ragione".

Oggi Ferrero bolla quelle parole così: "Mi sono fidato". Soltanto gli attori protagonisti di questa complessa e delicata vicenda possono conoscere la verità. 

E' infatti proprio su questa base che Radrizzani e Manfredi sono tranquilli, anche di fronte alla notizia del ricorso d'urgenza presentato dai legali di Ferrero al Tribunale civile. Se fosse vero che di scritto in merito a questi accordi non vi è alcunché, fanno fede le parole dell'ex proprietario pronunciate al termine dell'assemblea del 30 maggio. E' altrettanto vero che il ricorso è mirato a bloccare nuove iniezioni di capitali nella Sampdoria e quindi a provocare conseguenze importanti oltre che a sconcertare i nuovi investitori. "Voglio solo sedermi e trovare un accordo", assicura Ferrero. Che, come ribadito sopra, ha tutta l'intenzione di andare sino in fondo, a costo di andare a fondo. Bisognerà vedere se Radrizzani-Manfredi avranno la stessa intenzione oppure lasceranno decidere al Tribunale, forti delle "carte" che hanno in mano.