Sampdoria, ci risiamo: il Modena vince 2-0 e a Marassi si rivedono gli spettri

di Simone Galdi

3 min

Donati non fa drammi: "60 minuti molto buoni, dettagli hanno fatto la differenza"

Sampdoria, ci risiamo: il Modena vince 2-0 e a Marassi si rivedono gli spettri

Passano i mesi, cambiano dirigenti e allenatori, ma si ritorna sempre al punto di partenza. La Sampdoria sconfitta 2-0 in casa dal Modena ha mostrato i soliti limiti di personalità, spessore caratteriale e coraggio mancato che si erano più volte visti nelle stagioni passate. Il kappao patito dalla squadra emiliana rientra nel solco delle tante debacle del 2024-25: squadra arrendevole, che si consegna agli avversari alle prime difficoltà e poi non è in grado di reagire. Nemmeno un'occasione per Henderson e compagni dopo il gol dell'1-0 di Santoro. Il vantaggio emiliano è stato un capolavoro balistico, è vero, ma si fatica a credere che da solo abbia potuto smontare così nel profondo l'intera formazione doriana.

Inizio incoraggiante - Nel primo tempo la Samp era partita in maniera più che sufficiente, provando due volte con Benedetti il tiro per sbloccare il risultato. L'occasione più nitida però capita sui piedi di Massimo Coda, che calcia a lato da buona posizione. Si tratta della migliore chance per i blucerchiati in tutta la partita, ed è soltanto il minuto 25 della prima frazione. Il primo tempo chiuso senza rischiare nulla e con un piglio volitivo, ma poco incisivo. Fanno ben sperare le fiammate di Cherubini, che però non trova mai il guizzo per fare male agli avversari. Un inizio incoraggiante, per credere in una seconda frazione più concreta.

Doriani al buio - La ripresa racconta di un Modena che cresce, sempre senza schiacciare i blucerchiati, ma tenendo con costanza il gioco nelle proprie mani. La svolta arriva dopo i primi cambi: Donati (squalificato e sostituito in panchina da Mandelli) manda in campo Cuni e Pafundi al posto di Coda e Cherubini. Sottil, ex fischiato e per nulla rimpianto, inserisce Pedro Mendes e Zanimacchia. Il gol della giornata lo segna però Simone Santoro, subito dopo la ripresa del gioco dopo il cooling break. Uno a zero Modena e la luce, sul "Ferraris" blucerchiato, si spegne.

Finale senz'anima - E pensare che per il Doria era appena entrato Pedrola, una mossa per cercare il colpo da tre punti. Anche l'altro gioiellino del mercato, Simone Pafundi, si fa notare più per la scarsa misura di appoggi e conclusioni, che per giocate efficaci. Nel film della gara non si trova alcuna parata di Chichizola durante il secondo tempo, a riprova di una Samp evaporata dopo l'ora di gioco. Invece è il Modena a trovare in chiusura di gara il raddoppio, con Zanimacchia che segna di petto a porta vuota, mentre la difesa blucerchiata arretra nella sua area con difficoltà. Lo 0-2 è il preludio ai fischi finali: quelli dell'arbitro Piccinini, per far iniziare la festa modense; quelli del pubblico doriano, all'indirizzo di una squadra che ha deluso alla prima prova.

Le parole del mister - Negli spogliatoi, Massimo Donati non fa drammi: "Ci siamo un po' addormentati, ma ho visto una buona prestazione. La partita mi ha dato delle conferme sulla strada intrapresa. Bravi quelli del Modena, ma per 60 minuti abbiamo fatto molto meglio di loro. Da qui si riparte. Alla fine i dettagli su una punizione da metà campo hanno fatto la differenza. Pedrola? Riceveva palla troppo basso: difficile da giudicare oggi, abbiamo preso gol appena è entrato. Cuni? per me è sia attaccante centrale sia esterno, ha un ottimo passo, sta a lui trovare la posizione giusta". Sul calendario il prossimo appuntamento è con il Sudtirol: Bolzano campo ostico, le sconfitte delle ultime due stagioni sono difficili da dimenticare, ma attendersi una Sampdoria diversa da quella brutta e impalpabile del secondo tempo è già obbligatorio.

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