Sampdoria, acquisto società: Merlyn Partners punta all'aumento di capitale

di Giorgia Fabiocchi

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Nell'offerta anche altre risorse da mettere nel club: dal primo gennaio il fondo metterebbe suoi uomini per effettuare il mercato

Sampdoria, acquisto società: Merlyn Partners punta all'aumento di capitale

Prosegue e prende forma l'offerta della Merlyn Partners per l'acquisto della società Sampdoria. Il fondo americano è riconducibile al finanziere romano Alessandro Barnaba e la trattativa è stata avviata grazie all'advisor Lazard. Da quanto filtra, Barnaba, che facilitò il passaggio della Roma da Pallotta a Friedkin, avrebbe proposto di sottoscrivere l'aumento di capitale richiesto dal Cda (Lanna, Romei, Panconi e Bosco) per 30 milioni, che sarà discusso il 14 dicembre nell'assemblea degli azionisti. Inoltre garantirebbe immediatamente anche l'innesto nelle casse della società di altre risorse per dare ossigeno alle finanze del club. Sono questi i due punti chiave a cui aggiungerebbe la richiesta di procedere immediatamente ad un piano strutturato per pianificare il pagamento di tutti i debiti attraverso una procedura che permetta di mettere in sicurezza la Samp rispetto alla situazione finanziaria.

Così il fondo di Alessandro Barnaba, proprietario del Lille, ha spinto sull'acceleratore verso l'appuntamento del 14 dicembre: così facendo inizierebbe un percorso per acquisire la proprietà della società ligure. E adesso deve solo aspettare perché bisognerà capire cosa farà la famiglia Ferrero, azionista di maggioranza. Che può sottoscrivere l'aumento di capitale direttamente e se non dovesse farcela allora dovrebbe permettere l'ingresso ad altri soggetti. Ecco allora la proposta di Merlyn Partners che dal 1° gennaio metterebbe suoi uomini per effettuare il mercato cercando anche di stringere una collaborazione strettissima con il Lille. Intanto il 22 dicembre c'è la scadenza per i versamenti fiscali e previdenziali rinviati negli ultimi mesi per i club di Serie A e per la Samp si parla proprio di circa 30 milioni che le società sperano di poter rateizzare, come tutte le altre imprese in 5 anni con interessi al 3%.