Tirò uova contro Salvini a Imperia, condannato a pagare 250 euro
di Redazione
I fatti risalgono al 17 maggio 2015 quando il leader della Lega fu duramente contestato
Si è chiuso stamani davanti al giudice monocratico di Imperia Marta Bossi con una condanna e sei assoluzioni il processo contro sette attivisti dei centri sociali accusati di aver lanciato uova, carta igienica e altri oggetti contro il leader della Lega Matteo Salvini. I fatti risalgono al 17 maggio 2015. Allora Salvini fu oggetto di una dura contestazione a margine della sua visita a Imperia in occasione di un incontro con gli operai dell'allora pastificio Agnesi.
I sette imputati sono stati tutti assolti per il disturbo della quiete pubblica, ma Guasco Cafiero (difeso dall'avvocato Francesco Fazio) è stato riconosciuto colpevole di getto di oggetti pericolosi per il lancio di uova nei confronti del leader della Lega e pertanto è stato condannato a 250 euro di ammenda. Gli altri sei (difesi dagli avvocati Ersilia Ferrante e Gianluca Vitali), a vario titolo, avevano lanciato soltanto carta igienica, quindi non oggetti pericolosi e sono stati assolti.
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