Rossiglione, il ministro Orlando: "Proteggere il territorio superando logica dell'emergenza"
di Marco Innocenti
Prima il sopralluogo sui tanti fronti aperti dopo le frane delle alluvioni degli ultimi anni poi l'incontro con i sindaci della vallata
E' arrivato a Rossiglione in leggero anticipo il ministro del lavoro Andrea Orlando, in visita nei territori interessati dalla bomba d'acqua che, a inizio ottobre, ha visto riversarsi in appena 12 ore qualcosa come 740 mm di pioggia sull'abitato di Rossiglione, già pesantemente colpiti dalle alluvioni degli anni precedenti, in particolare quella del 2019.
Prima un sopralluogo, per toccare con mano e vedere con i propri occhi i tanti fronti ancora aperti, in cui si sta lavorando da mesi per ripristinare una situazione di normalità: strade, argini, ponti ma anche attività commerciali e abitazioni private che, in quei giorni di piogge torrenziali, sono state invase da un fiume di fango e detriti.
Poi l'incontro con i sindaci della vallata, raccolti intorno al tavolo della sala consiliare del comune di Rossiglione per esporre al ministro Orlando le tante criticità di un territorio fragile, nel quale i Comuni non riescono a far fronte a quell'attività di prevenzione del dissesto che richiederebbe risorse, sia economiche che di personale, che oggi non ci sono.
C'è poi il capitolo degli aiuti: ad oggi, per molti privati che hanno subito danni ingenti alle proprie attività o abitazioni, sono arrivate solo le prime tranche. Briciole, che in alcuni casi hanno spinto molti ad abbandonare le proprie case, nell'impossibilità di far fronte ai costi per la ricostruzione.
“C'è il problema di come affrontare le emergenze – ha commentato il ministro Orlando al termine dell'incontro con i sindaci - ma più in generale di come consentire ai sindaci delle aree interne di far fronte a tutte le incombenze che gravano sulle loro spalle che andrebbero alleviate. C'è poi il tema della gestione di calamità che chiamiamo emergenze ma che si presentano sempre più spesso. E qui i fronti sono due: da una parte la lotta ai cambiamenti climatici ma, dall'altra, anche le strategie da mettere in atto per mitigarne gli effetti, superando la logica dell'emergenza e investendo di più sulla prevenzione”.
“Un segnale di attenzione da parte delle istituzioni – ha detto la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo - Abbiamo potuto portare all'attenzione del governo quelle riflessioni che servono per far sì che il territorio non si ritrovi sempre a leccarsi le ferite quando ormai è in ginocchio. Certi argomenti è possibile affrontarli in 'tempo di pace'. Va da sé che gli eventi fuori scala saranno sempre devastanti per il territorio ma possiamo anche uscire dallo sguardo d'emergenza”.
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