Rossese di Dolceacqua: istituita Unità Geografica Aggiuntiva, parte una nuova era per la viticoltura ligure

Una svolta epocale per il vino ligure: il Rossese di Dolceacqua, primo DOC della Liguria sin dal 1972, entra ufficialmente nella nuova fase delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA). Il decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale approva il nuovo disciplinare di produzione, che introduce ben 33 UGA, suddivise su 7 Comuni, tracciando con precisione le aree vitivinicole storiche e valorizzando le peculiarità di ciascun territorio.

"Con questo aggiornamento regolamentare – commenta il vicepresidente della Regione Liguria con delega alla Viticoltura, Alessandro Piana – scriviamo una pagina storica per la nostra viticoltura. È un passo in avanti verso un’enologia sempre più orientata alla qualità, al legame con il territorio e alla trasparenza verso i consumatori".

Le UGA rappresentano infatti uno strumento di valorizzazione e tutela: permettono di indicare in etichetta la zona esatta di provenienza delle uve, rafforzando l’identità del prodotto e riconoscendo il lavoro dei viticoltori locali. Il risultato è frutto di un lungo percorso di analisi storica, catastale e di concertazione tra istituzioni e operatori della filiera.

"Questo modello – continua Piana – premia la specificità dei nostri territori e garantisce al consumatore vini autentici e riconoscibili. È anche un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato".

L’occasione per celebrare pubblicamente questo importante traguardo sarà l’evento “Dolceacqua in Piazza” del 19 luglio, sostenuto dalla Regione attraverso i fondi del CSR 2023–2027 e le misure per la promozione dei prodotti di qualità. Un momento simbolico, ma anche concreto, per brindare al futuro del Rossese e della viticoltura ligure.

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