Roma, migliora l’accessibilità in metro ma restano nodi su ascensori e scale mobili

L’accessibilità nelle stazioni della metropolitana di Roma è in miglioramento, ma le criticità non mancano. Lo segnala l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali (ACoS), che ad aprile 2025 ha condotto un’indagine su 76 stazioni, tra verifiche sul campo e controlli da remoto, in un periodo segnato da eventi giubilari e grande affluenza dovuta alla scomparsa di papa Francesco.

Presidio umano – Il personale presente nelle stazioni ha raggiunto l’89%, confermando i livelli contrattuali e mantenendo la stabilità rispetto al 2022.

Impianti di traslazione – Ascensori e scale mobili mostrano tassi di funzionamento in crescita su tutte le linee. Le modifiche normative e i fondi di Roma Capitale hanno permesso una gestione più veloce delle riattivazioni post collaudo.

Accessibilità – Migliora l’accesso per persone con mobilità ridotta (PMR) sulle linee A e C (rispettivamente 83% e 98% delle stazioni accessibili), ma sulla linea B si resta al 75%, in attesa del completamento delle manutenzioni.

Stazioni critiche – Quattro stazioni centrali (Spagna, Barberini, Repubblica, Vittorio Emanuele) risultano ancora totalmente inaccessibili. Sulla tratta Ottaviano-Battistini, gli impianti più vecchi andranno sostituiti entro il 2029.

Le raccomandazioni – ACoS invita Atac a rendere più chiara la sezione “Accessibilità stazioni metro” sul sito, suggerendo un sistema visivo a semaforo come quello di ATM Milano. Inoltre, si chiede il superamento del sistema di montascale su prenotazione, considerato ormai inefficiente.

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