Roma, il sindaco Gualtieri attacca: "Alcune opere archistar brutte perché non green"
di R.E.
Per il primo cittadino della Capitale dito puntato contro "piazze senza alberi e il Maxxi, l'edificio più energivoro città"
"Dentro il concetto di bellezza dobbiamo includere anche quello di sostenibilità. Questa è una cosa enorme. Dalle Soprintendenze che non ti fanno mettere gli alberi nei centri: non si poteva fare, oggi si deve fare. Bisogna cambiare i criteri. Più in generale oggi la bellezza è diversa dai palazzi e le piazze che venivano progettate anche 15 anni fa". Lo ha detto nel suo intervento agli Stati generali della Bellezza di Ali, a Cava dei Tirreni, il sindaco di Roma e presidente dell'Ali Roberto Gualtieri.
Il paradigma - "A Roma siamo pieni di interventi anche di solo vent'anni fa che oggi, di fronte ai mutamenti climatici, all'attenzione alle isole di calore, uno dice: ma questo chi l'ha pensato? 'Ma come, l'ha fatto un grandissimo architetto' ti rispondono, non faccio nomi. Ho capito, l'avrà fatto un grandissimo architetto ma oggi è 'brutta'. Magari è 'bella', ma se non ci si può andare perché fa troppo caldo non è più bella. La bellezza non può più essere separata dalla sostenibilità".
L'attacco - "Il Maxxi di Zaha Hadid (il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, ndr) è bellissimo, ma per me è 'brutto'. È l'edificio più energivoro della città. È stato progettato ignorando completamente il tema della sostenibilità. Un edificio che produce Co2 in modo smisurato non può essere considerato bello. Poi a volte dicono: il pannello solare è brutto. Dipende da come lo metto, rispondo io. Non posso mettere l'albero, ma posso fare la piazza di cemento che d'estate raggiunge i 50 gradi".
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