Roma, Cinema In Verde: quattro giorni di film e incontri per raccontare un pianeta in trasformazione

di Simone Galdi

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Roma, Cinema In Verde: quattro giorni di film e incontri per raccontare un pianeta in trasformazione

Migranti climatici, villaggi in resistenza, comunità in lotta contro deforestazione e crisi idrica. A Roma torna per la terza edizione Cinema In Verde, il festival internazionale dedicato al cinema ambientale, che dal 18 al 21 settembre porterà all’Orto Botanico storie da tutto il mondo, proiezioni, incontri e laboratori aperti al pubblico.

Selezione ufficiale – L’edizione 2025, intitolata Racconti da un Pianeta che cambia, propone sei opere in concorso che offrono sguardi differenti sulla crisi ambientale e sociale. Tra queste, Mariposas Negras di David Baute, animazione che segue tre donne costrette a migrare per sopravvivere al cambiamento climatico, e The World Upside Down di Nicolas Vanier, parabola sociale che immagina una Francia senza acqua né elettricità.

Foresta amazzonica – In Transamazonia di Pia Marais la protagonista, guaritrice e predicatrice, si trova di fronte al dilemma tra fede e resistenza contro i disboscatori illegali. Dalle Ande arriva Through Rocks and Clouds di Franco Garcia Becerra, che racconta la vita di Feliciano, bambino pastore di alpaca, simbolo della lotta di un’intera comunità contro una compagnia mineraria.

Asia e Africa – Con The Beetle Project di Jin Kwang-kyo due bambini, divisi dal confine tra le Coree, affrontano un viaggio di solidarietà nato dal ritrovamento di uno scarabeo. In The Village Next to Paradise di Mo Harawe, invece, la Somalia è al centro di un racconto in cui una famiglia trasforma le difficoltà legate a guerra e pesca illegale in occasione di riscatto collettivo.

Premio Ginkgo d’Oro – A valutare i film sarà una giuria composta da quattro personalità: Alessandro Preziosi, attore e regista, Alan Cappelli Goetz, attore e divulgatore, Barbara Chichiarelli, attrice nota per Suburra, e Rossella Muroni, sociologa ed ex presidente di Legambiente. “L'arte e il cinema hanno come obiettivo quello di educare ponendo domande senza offrire risposte – ha sottolineato Preziosi – perché la retorica rischia di indebolire il messaggio. Sui temi ambientali l’Italia è ancora indietro, per questo servono politiche culturali che sostengano progetti di questo tipo”.

Programma collaterale – Accanto alle opere in concorso, il pubblico potrà assistere a proiezioni speciali di film a tema ambientale, come Palazzina LAF, 2073 Vermiglio e Flow, un mondo da salvare. Sono previsti anche documentari, tra cui Breath e Il codice del bosco, oltre a rassegne dedicate a giovani registi, al mare e agli specchi della transizione ecologica. In calendario anche tre workshop e due incontri tematici.

Ospiti e istituzioni – Sul palco interverranno figure del mondo della cultura, della musica e della politica: dal regista Michele Riondino allo scrittore Giuseppe Catozzella, dal musicista Cristiano Godano alla conduttrice Tessa Gelisio. Presenti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi e l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio.

Sostegno istituzionale – “Il cinema è capace di raccontare i temi ambientali e le emergenze climatiche muovendo nel profondo le coscienze – ha dichiarato Alfonsi –. Anche quest’anno il Festival proporrà produzioni di altissima qualità che narrano storie dai luoghi in cui la crisi climatica è realtà”.

Giovani e futuro – Oltre alla giuria ufficiale, è prevista anche la giuria “Germogli”, formata da studenti e giovani appassionati di cinema ed ecologia, che premierà l’opera più vicina alla sensibilità delle nuove generazioni sulla transizione ecologica.

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