Rixi a Fuori Rotta: "Il cofinanziamento mette in discussione la diga"
di Redazione
"I soldi del Recovery sono diminuiti per l'economia marittima: non si investe neanche un miliardo in infrastrutture"
Edoardo Rixi, ex viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha raccontato a Fuori Rotta cosa sta succedendo per quanto riguarda la costruzione della diga foranea di Genova. "Mi stupisce che il sottosegretario non sapesse che esiste già un commissario sulla diga. Sono sorpreso del fatto che un membro del Governo non sappia cosa succede nel Governo, ma capita anche ad altri ministeri e non solo a Traversi. Il commissario è stato indicato come previsto dal decreto, anche se Palazzo Chigi lo ha fatto con un anno e mezzo di ritardo. Sono in corso di disamina i pareri, che però non sono vincolanti: i tre presidenti delle autorità portuali che hanno delle opere all'interno del decreto (Genova, Livorno e Palermo), pertanto, sono stati indicati come commissari".
Sul tanto discusso Recovery Plan: "Una delle opere che inizialmente erano presenti integralmente era la diga di Genova. Poi 420 milioni sono stati tolti, per poi essere dati ad un operatore tedesco privato a Trieste. E' incredibile che in tutto il Recovery non ci sia scritta la parola <<mare>>. I soldi per l'economia marittima sono diminuiti: nulla per spedizionieri, armatori, infrastrutture portuali. Su 220 miliardi non si investe neanche un miliardo in infrastrutture, a me sembra pochino" ha detto visibilmente irritato Rixi, che poi si è definito parecchio preoccupato per quanto riguarda la diga: "Iniziare già con un co-finanziamento sul primo lotto mette in discussione l'opera. Il rischio è che sui lotti successivi non si riesca ad effettuare nuovi finanziamenti e che, di conseguenza, non ci sia la possibilità di proseguire, un errore imperdonabile".
Genova come snodo cruciale: "La diga è la principale opera strategica sul principale corridoio europeo terreno-alpi. La realizzazione del terzo valico tarderà di un anno: il Governo ha consentito lo slittamento dei lavori, è vergognoso. C'è il rifacimento della caserma di polizia di Sturla, che peraltro mi fa immensamente piacere, ma non un commissario sulla linea ad alta velocità Genova-Milano e per tutte le opere in Lombardia e Piemonte che costituiscono una congiunzione tra il terzo valico e la Svizzera".
L'appalto per la diga, però, è stato comunque rinviato: "Se ci fosse il finanziamento del primo lotto, da domani si potrebbe fare l'appalto, ma non è così - avverte Rixi -: finchè non c'è l'intero finanziamento non si può procedere, e bisogna vedere se il ministero trova i soldi. C'è anche il problema di suddividere i soldi su altre operazioni e su altri porti perchè mancano scelte strategiche".
Le tempistiche si allungano e non si sa da che parte cominciare: "Un sistema così complicato presuppone tempi più lunghi. Mi auguro che la realizzazione parta da levante e non da Ponente, come vorrebbe fare qualcuno per risparmiare. C'è anche il problema dell'accessibilità al porto a causa delle correnti e dei venti che rendono l'apertura a levante più agevole rispetto al ponente, che ha problemi tencico-nautici più elevati".
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