Riforme, corruzione, mafia: scintille Pirondini-Bettanini a Telenord

di Stefano Rissetto

"Governo duro con stampa, giudici e Colle ma inerte contro le cosche", "Nella classe dirigente molti allievi di Borsellino, che aveva le loro stesse idee"

Vivace discussione tra Luca Pirondini, senatore M5S, e Antonio Bettanini, comunicatore e scrittore con una lunga storia di primo piano nel PSI, nel corso dell'odierna edizione della rassegna stampa quotidiana di Telenord. Partendo dal tema dell'emendamento Berrino sulle pene detentive per diffamazione aggravata, il parlamentare genovese ha addebitato al governo "una deriva liberticida fondata su tre bersagli, dalla stampa alla magistratura allo stesso Quirinale, che la riforma istituzionale del premierato indebolirebbe", al che Bettanini: "Non vedo tutto questo totalitarismo incombente ogni volta che si parla di riforme. Quanto al problema mafia, non va dimenticato che la magistratura fece sciopero generale contro l'istituzione della procura nazionale antimafia, una vicenda che vissi accanto a Giovanni Falcone".

"Mi dica allora - la replica di Pirondini - un provvedimento di questo governo contro la mafia, uno solo". "Io non faccio il tifo per loro - la conclusione di Bettanini - ma so che una parte di questa classe dirigente fu a fianco di Paolo Borsellino, che aveva le stesse idee politiche".