Rete "fantasma" recuperata nel mare di Sestri Levante

di Michele Varì

1 min, 27 sec

Operazione dei sub della capitaneria di porto a 40 metri di profondità

Rete "fantasma" recuperata nel mare di Sestri Levante

Una “rete fantasma”  lunga oltre 500 metri, abbandonata sui fondali al largo fra la Baia del Silenzio di Sestri Levantee Moneglia, è stata recuperata dai sommozzatori del V Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di Genova, con il supporto  dell’Ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita Ligure e dell’Ufficio locale marittimo di Sestri Levante. La rete è stata sicuramente calata da pescatori illegali, i bracconieri del mare
La rete, con  il tramaglo, la cui presenza era stata segnalata al locale distaccamento della Capitaneria di porto dai subacquei del gruppo Nucleo Sommozzatori di Protezione Civile di Milano “S.Rossi”, risultava ancora in posizione di “armamento”, e continuava quindi a esercitare la propria azione di cattura.
Le operazioni di rimozione, si sono rivelate tecnicamente complesse, a causa della profondità operativa di circa 40 metri.
Una volta portata a terra, la rete abbandonata, in accordo con il Comune di Sestri Levante, è stata conferita a una ditta specializzata, per essere smaltita come rifiuto speciale.
L’attività descritta rientra nell’ambito di una campagna nazionale condotta dal comando generale delle Capitanerie di porto, su mandato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per liberare i fondali dalla presenza delle “reti-spettro” che, realizzate in materiale plastico, danneggiano l’ecosistema marino, oltre a rappresentare un pericolo per i subacquei e per la sicurezza della navigazione in generale.

L’operazione proseguirà in proseguirà in tutto il Tigullio.

Gli esperti pescatori della zona raccontano che Riva Trigoso ci sarebbe "un bracconiere che da anni, e quasi tutti i giorni, cala le reti dalla spiaggia del "bunker bar" verso punta manara e nessuno lo ha mai fermato".