Raid incendiari nel cimitero dei tir: sei mezzi dati alle fiamme o danneggiati
di Michele Varì
Fra giovedì e la scorsa notte in un parcheggio comunale di Cornigliano
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Il primo raid giovedì scorso, in fiamme due mezzi pesanti, un'autocisterna e un camion con sopra un furgone, e poi il danneggiamento ad altri due camion posteggiati. Passano pochi giorni ed ecco, la scorsa notte, il secondo attentato incendiario.
Identico al precedente. Stavolta però il piromane (o i piromani) che agisce sempre in piena notte, riesce a dare alle fiamme solo il trattore di un tir, il secondo camion preso di mira con targa polacca brucia solo parzialmente, e lì viene trovata una bottiglia piena di un liquido, forse infiammabile, forse no, ma che nessuno ha sequestrato come mostrano le immagini di Telenord.
E un mistero quanto sta accadendo in un'area parcheggio del comune di Genova nelle nuove strade di Cornigliano, una sorta di cimitero di tir abbandonati ricavato fra super strade in via della Superba, dove vengono posteggiati mezzi pesanti i disuso destinati
Le indagini sono state avviate da carabinieri e dalla polizia. Non si capisce il movente di quanto sta accadendo: chi ha interesse a distruggere veicoli in disuso destinati all'esportazione in Africa? L'obiettivo vero potrebbe essere l'area, appetibile, un terreno fra le acciaierie e i depositi di alcuni terminalisti, a due passi dal porto, dunque strategica.
Qualcuno collega i raid a recenti e contestate normative nazionali che permettono ai mezzi di altri Paesi di raggiungere l'Italia senza la revisione ma nello stesso tempo impediscono ai veicoli italiani non revisionati di andare all'estero. Insomma il piromane si vendiva bruciando tir stranieri. Ma, francamente, appare arduo collegare raid incendiari forse messi in atto solo da un folle piromane e scenari così complessi e lontani.
Nell'area bivacca e dorme un clochard straniero, un tipo stralunato che di giorno sparisce, che per questo però non ha certo interesse ad attirare l'attenzione sul parcheggio, per lui quasi una casa. Ma di certo le indagini non possono prescindere dalla sua testimonianza.
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