Radioterapia in tilt al San Martino: "Esami a Savona fino al 23 dicembre"
di Redazione
In Liguria ogni anno sono sottoposti a radioterapia circa 6.000 pazienti
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I guasti ai macchinari di radioterapia hanno mandato in tilt la programmazione di esami e trattamenti al San Martino di Genova. Il policlinico ha così organizzato trasferte a Savona per i pazienti più urgenti. L'emergenza dovrebbe rientrare definitivamente entro il 23 dicembre. Ecco il quadro della situazione fornito da Alisa nel corso di un punto stampa convocato oggi.
La dotazione tecnologica attuale nelle Asl liguri è la seguente: Asl 1, 2 acceleratori funzionanti (di cui è programmata la sostituzione per il normale turnover tecnologico); Asl 2, 2 acceleratori lineari funzionanti; Asl 4, nessuna apparecchiatura; Asl 5, due acceleratori lineari (di cui un acceleratore del 2005 che è fase di sostituzione). Nell'area metropolitana genovese ecco la situazione: al Galliera 2 acceleratori lineari attivi, uno dei quali soggetto a occasionali sospensioni dell’operatività (oltre a una terza apparecchiatura ferma per obsolescenza); al Policlinico San Martino 4 apparecchiature di cui una tomoterapia del 2009 e tre acceleratori lineari. Uno degli acceleratori lineari, che ha subito il fermo per guasto a marzo, verrà sostituito da una nuova tomoterapia (investimento pari a 6 milioni di euro, gara in atto con la scadenza per la presentazione delle offerte fissata il 23 dicembre e la previsione di operatività del macchinario nei primi mesi del 2020).
A livello regionale, ogni anno sono sottoposti a radioterapia circa 6.000 pazienti.
Le criticità registrate da marzo ad oggi sono legate alla vetustà delle apparecchiature oggetto dei guasti, che rientrano tra quelle in fase di sostituzione o da sostituire secondo il piano predisposto dalla Giunta. Per affrontare queste criticità, il 27 maggio scorso i Diar oncoematologico e dei Servizi di Alisa e in particolare l’Area radioterapia del Diar Servizi, hanno predisposto una serie di azioni, da attivare in progress al mutare della domanda. Le azioni sono orientate a limitare l’attesa della terapia radiante. Tra le azioni già attivate e da attivare in progress: utilizzo dei macchinari per le terapie anche durante le ore serali e ulteriore estensione del servizio già attivo il sabato mattina presso il San Martino, aumento delle attività presso la Asl2. In particolare, da lunedì 16 dicembre è previsto il trattamento a Savona di 8 pazienti al giorno.
Il Policlinico San Martino garantisce il pieno rispetto degli standard nell’ambito delle urgenze, dell’offerta pediatrica e della terapia radiante per i pazienti da sottoporre a trapianto di midollo osseo. Non esistono, riguardo agli altri trattamenti di radioterapia standard di riferimento validati a livello nazionale e internazionale. Attualmente presso il Policlinico i tempi di attesa medi per trattamenti (palliativi e non) ad alta priorità e a priorità intermedia-bassa, sono superiori di circa il 20% rispetto alla comune pratica clinica.
La Giunta regionale ha predisposto un piano di rinnovamento del parco tecnologico con un investimento complessivo di 25 milioni di euro di risorse interamente regionali. Il piano è stato avviato nel 2018 a seguito di una approfondita valutazione sulle grandi apparecchiature da sostituire, con maggiore urgenza sulla base di diversi criteri (ad esempio, la vetustà, la frequenza dei guasti, la difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio). Nel 2018 sono stati stanziati i primi 10 milioni di euro, ulteriori 15 milioni di euro sono stati stanziati a novembre 2019 (il piano si protrarrà fino al termine del 2020). In particolare, le misure via via previste riguardano: una tomoterapia elicoidale e un acceleratore al Policlinico San Martino e due acceleratori al Galliera. Il 23 dicembre 2019 è il termine per la presentazione dell’offerta per la tomoterapia elicoidale da assegnare al San Martino, dove si prevede potrà essere operativa nei primi mesi del 2020.
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