Raccolta RAEE, in Italia piccoli passi avanti ma l’Europa resta lontana
di Simone Galdi
Erion WEEE registra un aumento del 2% nel 2024, ma l’Italia è ferma al 34% dei target comunitari
Nel 2024 la raccolta dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia è cresciuta, ma non abbastanza. Lo scorso anno, il consorzio Erion WEEE ha gestito circa 237.000 tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, segnando un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il dato conferma che il nostro Paese resta ben lontano dal target europeo del 65%, fissato dalla Direttiva 2012/19/UE.
Dati 2024 - Secondo Erion WEEE, che gestisce il 65% dei RAEE domestici italiani, il modesto incremento è dovuto soprattutto ai piccoli dispositivi elettrici ed elettronici, la cui raccolta è aumentata del 5%, pari a 18.000 tonnellate in più. Segnali positivi arrivano anche dai climatizzatori (+2%) e dai grandi elettrodomestici (+4%). In controtendenza, invece, la raccolta di tv e monitor, che registra un calo dell’8% dopo il boom del 2021 legato al “bonus rottamazione tv”.
Criticità strutturali - Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE, ha sottolineato le difficoltà del 2024: “Si è invertito il trend negativo, ma manca ancora un vero salto di qualità per una transizione all’economia circolare. Gli impianti italiani sono capaci di recuperare circa il 90% dei materiali contenuti nei RAEE, ma senza una raccolta adeguata il sistema resta inefficace”.
Misure legislative - Per migliorare la situazione, Arienti ripone fiducia nelle novità introdotte dal Decreto Legge “Salva Infrazioni”. Le nuove norme prevedono semplificazioni burocratiche per favorire la raccolta da parte dei negozianti e l’obbligo per i consorzi di finanziare programmi di sensibilizzazione. Inoltre, il bonus elettrodomestici potrebbe incentivare un corretto conferimento dei RAEE, promuovendo l’acquisto di prodotti europei ad alta efficienza energetica.
Sensibilizzazione - Nel 2024, Erion WEEE ha intensificato gli sforzi comunicativi, lanciando iniziative come la mostra immersiva “Materia Viva Experience” e campagne social e stampa volte a coinvolgere cittadini e istituzioni. L’obiettivo è accrescere la consapevolezza sull’importanza di una corretta gestione dei RAEE per tutelare l’ambiente e promuovere l’economia circolare.
Europa lontana - Resta il dato critico: l’Italia raccoglie appena 6 kg di RAEE per abitante, contro i 12 kg richiesti dalla normativa europea. Solo tre Paesi UE (Bulgaria, Lettonia e Slovacchia) hanno raggiunto il target del 65%. Per colmare il divario, sarà fondamentale una sinergia tra enti locali, negozianti, consorzi e cittadini, oltre a un serio impegno legislativo e culturale.
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