Quirinale, Toti: "Sbagliato votare Casellati senza numeri. Draghi se si vuole un tecnico, Casini per un centro moderato"

di Giorgia Fabiocchi

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"L'elezione di un presidente va costruita, non si può andare all'assalto, soprattutto se i numeri sono quelli che sono. Il Parlmanto non è una caserma"

Quirinale, Toti: "Sbagliato votare Casellati senza numeri. Draghi se si vuole un tecnico, Casini per un centro moderato"

Il presidente della Liguria Giovanni Toti, fondatore di Cambiamo e co-fondatore di Coraggio Italia, è critico sul metodo adottato dal centrodestra che, alla quinta votazione, ieri (venerdì 28 gennaio ndr), ha chiesto di sostenere la candidatura di Maria Elisabetta Alberti Casellati per il Colle. "Siamo 32, credo che più d'uno fra noi abbia dato il segnale che era sbagliato arroccarsi su posizioni che portano solo a un muro contro muro", il commento di Giovanni Toti in un'intervista al Corriere della Sera.

"L'elezione di un presidente va costruita - prosegue Toti -. Non si può andare all'assalto, soprattutto se i numeri sono quelli che sono". Una settantina i cosiddetti franchi tiratori, tra loro anche i colleghi di partito di Forza Italia della presidente del Senato. "La disciplina di partito può arrivare fino a un certo punto, - spiega il presidente ligure - il Parlamento non è una caserma".

Per il co-fondatore di Coraggio Italia bisogna evitare di continuare a fare nomi "senza un metodo e un obiettivo". Toti dice di non avere nulla contro Belloni, Cartabia o Severino, ma se si vuole un tecnico "che sia la massima garanzia per la tenuta economica del Paese", allora "c'è Draghi". Se invece si vuole "ridare unità alla politica e spazio e dignità a un centro moderato di tradizione popolare", "ci sono figure come Casini"