Quale futuro per lo spettacolo? Ne parla online il gotha della musica e del giornalismo
di Redazione
Da Roby Facchinetti a Rossana Casale a GéGè Telesforo tanti artisti con i giornalisti di settore accenderanno l'incontro di Zenart il 4 maggio alle 18
Dopo #AperimusiConArtista, la campagna on line lanciata dalla cooperativa artistica Zenart che ha radunato grandi artisti, da Rossana Casale a GéGè Telesforo fino a Roby Facchinetti, insieme a grandi nomi del mondo del giornalismo come Marco Varvello ed Ernesto Assante, lunedì 4 maggio alle ore 18, arriva il tavolo di confronto online fra le tre maggiori cooperative artistiche italiane nel campo dello spettacolo alla ricerca di possibili soluzioni per il settore verso la ripartenza, per dare voce ai lavoratori, artisti e operatori nel campo della cultura.
Il tavolo di confronto - nato dal Presidente di Zenart Cooperativa artistica Luca Lisi, insieme a Fa Sil Music con Franco Pagnoni e da Demetrio Chiappa per Doc Servizi - intende fare il punto sullo stato dei servizi offerto delle cooperative in questo delicato periodo storico, con l’obiettivo di far fronte comune e attivarsi nell’assistenza sindacale, attraverso i possibili sostegni al reddito attualmente disponibili.
L’iniziativa vuole offrire un’analisi dell’attuale panorama del settore, per riflettere anche sui possibili scenari e sugli orizzonti, continuando ad operare alla ricerca di soluzioni possibili e attivabili già a partire dalla fase due della gestione dell’emergenza sanitaria del Coronavirus. Verrà aperta anche la discussione sulle modalità di ripartenza per eventi e iniziative culturali, da ripensare seppur nei tempi e nei modi stabiliti, attraverso una visione di largo anticipo.
Il settore dello spettacolo e della cultura è infatti un asset strategico per l’economia, che ai tempi del coronavirus ha dimostrato di acquisire sempre più importanza e valore, attraverso forti capacità di rinnovamento e espressione in modalità sempre nuove.
La capacità di reinventarsi e riadattarsi alle esigenze di ogni epoca di cui è espressione, è una straordinaria potenzialità della cultura, che deve andare di pari passo con il riconoscimento della professionalità degli artisti come categoria di lavoratori. Ne è stato un esempio l’aver accompagnato le giornate di tutti in tempo di quarantena, continuando a intrattenere il pubblico in maniera “digitale”, trascorrendo il tempo immersi fra musica, libri, ma anche tante lezioni di strumento on line e concerti in streaming live. Dall’art delivery ai concerti in balconcino, fino al possibile utilizzo di supporti come le cuffie in occasione dei concerti, rispettando le norme del distanziamento sociale, sono solo alcune delle possibili soluzioni per reinventare il settore dello spettacolo e fornire spunti di riflessione per nuove modalità di organizzazione di iniziative culturali.
L’appello delle tre cooperative, si rivolge quindi all’opportunità di creare una rete di sostegno intorno ai lavoratori e all’invito a condividere problemi e difficoltà, da analizzare, confrontare e discutere all’interno della community degli artisti. Un appello rivolto non solo a loro, ma anche a tutti i giornalisti, influencer e operatori nel campo dell’arte, della cultura e dello spettacolo.
In vista dell’incontro il Presidente di Zenart Cooperativa artistica Luca Lisi afferma: “Abbiamo il dovere di mantenere vivo il settore musicale e dello spettacolo, trovando soluzioni per una possibile continuità del settore, anche attraverso azioni di rinnovamento. Quello che stiamo vivendo è un momento difficile per tutti, sono giorni ‘storici’ che ricorderemo per molto tempo. Per questo motivo, abbiamo voluto creare uno spazio per le dirette che permettono un scambio fra cooperative e artisti, per poter parlare anche di iniziative a supporto del settore, e condividere problemi e difficoltà. Un luogo di incontro virtuale, per costruire una rete di supporto a sostegno del comparto. Lavorando da anni nel settore dello spettacolo e dovendomi confrontare quotidianamente con numerosi cavilli burocratici, l’obiettivo è sempre quello di lavorare per costruire strumenti efficaci e veloci per venire incontro alle necessità degli artisti, venendo sempre più incontro a quelle che sono le necessità dei lavoratori”.
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