Psa Genova Pra' e Psa Sech, ecco il bilancio di sostenibilità 2020

di Edoardo Cozza

A un anno dalla fusione, i dati salienti: 55 milioni di salari ai dipendenti diretti, 136mila di sostegno alle associazioni, alcuni obiettivi green già raggiunti

Un impegno per Genova che in termini economici si traduce in 88 milioni all'anno riversati sotto forma di acquisto approvvigionamenti, 55 milioni di salari erogati ai dipendenti diretti, più 136 mila euro all'anno di sostegno ad associazioni.

Questi appena elencati sono solo alcuni dei numeri del rapporto di sostenibilità 2020 a cura di Psa Genova Pra' e Psa Sech, le due società che giovedì 22 luglio hanno compiuto un anno dalla fusione, che punta anche ad una trasformazione sempre più verde dei due terminal portuali.

"Il 95% dei nostri fornitori è sul territorio italiano e il 70% è localizzato a Genova, dove abbiamo 887 dipendenti diretti nei due terminal portuali, che per il 95% provengono dalla provincia di Genova" spiega Roberto Ferrari, ad di Psa Genova Investments cui fanno capo Psa Genova Pra' e Psa Sech spiegando che uno degli obiettivi condivisi con il gruppo è ridurre del 50% le emissioni entro il 2030. "Stiamo trasformando tutto il nostro parco mezzi da diesel a elettrico - evidenzia Ferrari - acquistiamo tutta la nostra energia con certificati verdi, abbiamo fatto impianti lavaggio automezzi per limitare e controllare eventuali sprechi di acqua e siamo entrati direttamente nel business ferroviario perché vogliamo dare una spinta nel trasferire del traffico da gomma a ferrovia". Un passaggio essenziale, per cui Psa sta puntando anche all'acquisizione dell'impresa ferroviaria Fuori Muro.

Per quanto riguarda il parco mezzi elettrici, Gilberto Danesi, presidente di Psa Italia, sottolinea: "Inizieremo a provare le ralle elettriche per arrivare a cambiare tutti i 60 trattori diesel. Per capire l'entità dell'investimento basta sapere che ogni macchina costa circa 300 mila euro. Per noi è una sfida, speriamo che gli altri terminal ci seguano".