Processo ponte Morandi, le società chiedono l'esclusione come responsabili
di Redazione
È arrivato l'ok da parte dei pm, se i giudici accolgono la richiesta pagheranno solo gli imputati
Dopo il patteggiamento a circa 30 milioni, Autostrade e Spea potrebbero uscire del tutto dal processo per il crollo di ponte Morandi del 14 agosto 2018 che provocò la morte di 43 persone. I legali delle due società hanno chiesto, nella prima udienza vera e propria del processo dopo quattro anni dalla tragedia, di essere escluse come responsabili civili cioè essere escluse dai risarcimenti in caso di condanna. I pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno si sono espressi in maniera favorevole mentre i legali delle parti civili si sono opposte. Sarà il collegio a decidere se escludere Aspi e Spea.
In questo caso a pagare, in caso di condanna, saranno solo gli imputati. A processo ci sono 59 persone tra ex dirigenti e tecnici di Autostrade e Spea, ex ed attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche della Liguria. Secondo l'accusa tutti sapevano delle condizioni del ponte ma non sarebbero state fatte le manutenzioni per risparmiare. Le società hanno patteggiato circa 30 milioni.
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