Processo Morandi, ispettore Ministero: "Mai visto un documento sul ponte"

di Redazione

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"Non ci è mai stato segnalato nulla, non sapevo che il viadotto avesse problemi"

Processo Morandi, ispettore Ministero: "Mai visto un documento sul ponte"

"Non ho mai visto una carta sul Polcevera. Aspi non ci ha mai segnalato nulla, non sapevo che il viadotto avesse problemi". E' quanto ha detto in aula nel corso del processo per il crollo del ponte Morandi Michele Franzese, uno dei 58 imputati e attuale dirigente del ministero delle Infrastrutture. Franzese era alla Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali col compito di coordinamento degli Uffici ispettivi territoriali.
 

Dalla Direzione di tronco 1 "non è mai arrivata alcuna segnalazione". L'imputato ha spiegato che le verifiche le dovevano fare le Unità territoriali, anche se non si trattava di verifiche strutturali "perché non avevano i fondi, non avevano autonomia di spesa". Il suo ufficio non ha "mai chiesto la trasmissione dei report. Anche perché cosa me ne sarei fatto? Spettava al responsabile degli uffici locali". In pratica l'ufficio centrale si attivava solo "su input esterno: poteva essere la concessionaria, la Uit locale, le forze dell'ordine o anche un passante", ha spiegato Franzese che ha aggiunto: "Se avessi saputo che il ponte non era in buone condizioni mi sarei attaccato al telefono e avrei sensibilizzato per fare adottare i provvedimenti anche di interdizione al traffico".
 

In ogni caso dagli uffici del ministero nessuno controllava i grandi manufatti. Sotto il consiglio superiore dei lavori pubblici doveva essere creato un ufficio per i controlli che non è mai stato creato. Dopo il crollo se ne dovrebbe occupare Anfisa (l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali). Ma come già detto da alcuni testimoni, anche l'agenzia non ha ancora creato l'ufficio apposito.
 

"Non era compito della mia divisione controllare i grandi manufatti, né preoccuparsi del perché il reparto non fosse mai stato costituito. E anche oggi questo ufficio non c'è, nessuno in sostanza al ministero si occupa del controllo delle grandi opere", ha concluso Franzese.