Preparate i mortai, scatta l'8a edizione (in digitale) del campionato mondiale di pesto

di Marco Innocenti

In diretta social, tutti con i pestelli in mano per preparare "l'oro verde della Liguria": concorrenti da Honolulu e fino in cima alle Dolomiti

Saranno mancati il profumo del basilico e dell'aglio, sarà mancato il rumore dei pestelli in legno sul marmo dei mortai, ma quello che di certo non è mancato in questa 8a edizione del campionato mondiale di pesto genovese è la passione. Che sia in presenza o in digitale, infatti, la voglia di pestare non manca, quella voglia di dar vita, con pochi gesti sapienti e con ingredienti selezionati, ad una salsa che è ormai un inno alla genovesità, un oro verde che rappresenta la Liguria in tutto il mondo.

Ed ecco allora che dalle sale di Palazzo Ducale il messaggio arriva fin dall'altra parte del mondo, con concorrenti addirittura da Honolulu, o in cima alle vette più alte, addirittura sulle Dolomiti a quota 2500 metri. Quella di quest'anno è stata un'edizione atipica, che non ha incoronato un vero vincitore, almeno non fra i cuochi.

A vincere, è stata la mascotte che da ora in poi accompagnerà il pesto come testimonial della genovesità nel mondo. La nuova mascotte si chiama “Pestello” ed è stata disegnata da Angelo De Giuseppe. premiato dall'assessore Paola Bordilli con un assegno da 2500 euro e con la speranza che, dalla prossima edizione, si possa tornare a respirare aria di pesto e profumo di basilico.