Porto di Trieste, droni marini all'avanguardia contro l'inquinamento
di s.g.
Si estende fino al 2029 la collaborazione tra Siot e Ocean
È stato rinnovato fino al 2029 il contratto di collaborazione tra Siot spa e Ocean srl per i servizi di prevenzione, monitoraggio e contrasto all'inquinamento marino. L'accordo, sottoscritto ieri, giovedì 28 agosto, mira a garantire la salvaguardia del mare al Terminale Marino Siot nel porto di Trieste.
La partnership, è stato spiegato durante un incontro pubblico, sarà rafforzata dall'integrazione di due droni marini all'avanguardia, i modelli Iadys Mos+ (Mobile oil skimmer) e Jellyfishbot expert. Nel dettaglio, Ocean impiegherà due droni marini Iadys Mos+, sviluppati in collaborazione con il centro antinquinamento nazionale francese Cedre. Si tratta, come è stato riferito, dei primi sistemi di questo tipo impiegati in Italia. I dispositivi sono progettati per la raccolta di idrocarburi, oli, micro e macro-rifiuti plastici e possono intervenire in aree difficili da raggiungere con mezzi tradizionali, come ad esempio tra le navi ormeggiate e la banchina o sotto i pontili. I droni Iadys Mos+ possono operare in modalità autonoma o essere controllati da remoto.
"Siamo il principale scalo petrolifero del Mediterraneo e per noi la costante ricerca di soluzioni innovative e l'impegno verso i più alti standard di sicurezza e rispetto per l'ambiente sono imperativi", ha osservato il presidente di Siot e general manager del Gruppo Tal, Alessandro Gorla. "Questo investimento nel porto di Trieste riflette il nostro profondo rispetto per l'ambiente e il mare in cui operiamo ed è la prova della nostra continua ricerca di soluzioni all'avanguardia per un futuro più pulito", ha osservato l'ad di Ocean srl, Michela Cattaruzza.
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