Porto di Rapallo, il ricorso di Fincantieri rischia di fermare i lavori

di Redazione

Nel ricorso contro la società di Davide Bizzi si chiama in causa anche il Comune di Rapallo

Sono partiti da circa una settimana i lavori di ricostruzione del Porto Carlo Riva a Rapallo e già rischiano di concludersi bruscamente, molto prima del previsto. L’ultimo ostacolo sarebbe un ricorso presentato alla Presidenza della Repubblica dalla Fincantieri che a maggio del 2020 aveva annunciato la sottoscrizione dei contratti di lavoro con la Porto Turistico Internazionale di Rapallo e che ora, soppiantata da un nuovo consorzio di imprese (l’ATI Savarese Costruzioni Spa/Sales Spa), intima la sospensione immediata. Nella nota si legge che la società, attraverso la sua controllata “Fincantieri Infrastructure Opere Marittime”, ha sottoscritto il contratto per la ricostruzione, il rinforzo e l’adeguamento dello storico porto turistico.

Nel ricorso contro la società di Davide Bizzi, che gestisce il porto Riva, si chiama in causa anche il Comune di Rapallo.

"Invitiamo il sindaco a non impettirsi e accusarci di “gufare”: i nostri suggerimenti erano stati avanzati nel solo interesse di Rapallo e lo sono anche oggi - commenta il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi - La notizia del ricorso presentato da Fincantieri al presidente della Repubblica certifica purtroppo che i nostri timori erano più che fondati. Ricorso che peraltro ben comprendiamo. Il 19 maggio 2020, infatti, sul sito di Fincantieri venne pubblicata la seguente comunicazione: Fincantieri: la controllata Infrastructure ricostruirà il porto Carlo Riva di Rapallo e la diga di Vado Ligure”.

Aldilà del dibattito politico però, al momento, i lavori di messa in sicurezza sembrano proseguire regolarmente. L’obiettivo è di riaprire il porto provvisoriamente durante la stagione estiva con 47 posti barca disponibili dal primo giugno.