Porto di Genova, 125 milioni d'investimento per una nuova viabilità
di Marco Innocenti
Rettighieri: "Vogliamo snellire il traffico sia in entrata che in uscita"
Un investimento da 125 milioni per 10 opere che dovranno cambiare il volto del porto di Genova in 36 mesi. Interventi per le merci, prima di tutto, con la messa a punto del nuovo varco di ponente che avrà un autoparco con 160 stalli. E poi il completamento della sopraelevata portuale, di via della Superba e il nuovo "ponte del Papa", una struttura metallica che sostituirà il ponte provvisorio sul Polcevera, oltre a una sopraelevazione del varco di Ponte Etiopia e il consolidamento del ponte dei Mille. Sono questi i principali interventi relativi alla nuova viabilità portuale che rientrano nel Programma straordinario degli investimenti post crollo Morandi che sarà realizzato nei prossimi tre anni. "Vogliamo dare un volto nuovo alla città - ha detto Rettighieri - che necessita di snellire il traffico, compreso quello di uscita e ingresso da porto e aeroporto". Interventi che, in una simulazione in fase di progetto, permetteranno di diminuire consistentemente l'influenza del traffico merci sulla città. Per il porto passeggeri è stata progetta una nuova viabilità che possa suddividere il traffico passeggeri da quello merci che avrà la grande novità del varco a ponente, nella zona di Cornigliano. L'obiettivo è quello di risolvere "le criticità dell'assetto infrastrutturale portuale aggravate dalla ridistribuzione del traffico pesante e leggero dovuta al crollo del ponte Morandi" attraverso interventi che riguardano sia la viabilità interna al porto che quella connessa alla città. "Abbiamo affrontato il problema partendo da una logica di programma e non di singoli progetti - ha spiegato Marco Vaccari, responsabile unico del procedimento - e questo ci permette di avere una visione globale sui benefici in termini di traffico". Interventi che dovranno essere realizzati per gradi, per non influire sull'operatività portuale e che saranno conclusi entro i primi mesi del 2022. "Non abbiamo piani B - ricorda Rettighieri - i tempi sono 36 mesi da iniziò anno e su quelli ci stiamo muovendo, ma ora siamo nei tempi previsti".
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