Porto della Spezia, commissario Pisano: “Il retroporto sarà più di un parcheggio per container”

di R.S.

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Razionalizzare gli spazi, rispondere alle richieste crescenti del settore logistico e nautico, e allo stesso tempo alleggerire la pressione sulle banchine

Porto della Spezia, commissario Pisano: “Il retroporto sarà più di un parcheggio per container”

Il futuro del sistema logistico spezzino passa dal retroporto di Santo Stefano Magra, non più inteso solo come area di stoccaggio, ma come hub integrato di servizi e funzioni portuali. Lo ha dichiarato Bruno Pisano, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, intervenendo al convegno ShipMag Colloquia organizzato oggi alla Spezia. “Stiamo lavorando a una governance mista pubblico-privata per il retroporto, che dovrà ospitare attività oggi difficili da collocare vicino alle banchine”, ha spiegato Pisano. “Non solo container, ma anche servizi logistici, aree di buffer per l’autotrasporto e nuove funzioni intermodali”.

L’obiettivo è ambizioso: razionalizzare gli spazi del porto della Spezia, rispondere alle richieste crescenti del settore logistico e nautico, e allo stesso tempo alleggerire la pressione sulle banchine. In quest’ottica, la piastra intermodale di Santo Stefano viene vista come una quarta stazione ferroviaria per la Spezia, con un ruolo centrale nella futura Zona Logistica Semplificata (ZLS), che sarà dotata anche di zone franche doganali intercluse. “Molti camion potranno essere gestiti fuori dal porto, evitando di congestionare le aree operative”, ha sottolineato Pisano, aggiungendo che nei prossimi mesi saranno avviate le interlocuzioni istituzionali per concretizzare il progetto.

Il piano di sviluppo si inserisce nella più ampia cornice del nuovo piano regolatore portuale, in fase di elaborazione, che punta a raggiungere l’obiettivo di 2 milioni di TEU annui. Una sfida che passa per la coordinazione sistemica tra i principali porti dell’alto Tirreno. “Con Genova, Livorno, Marina di Carrara e Savona – ha detto Pisano – formiamo un arco portuale che vale il 25% del traffico nazionale. Da concorrenti stiamo imparando a ragionare come sistema. Ma per diventare davvero la porta d’ingresso d’Europa, servono porti interconnessi, non solo efficienti.”

Un messaggio chiaro: la logistica spezzina non si gioca solo dentro il perimetro portuale, ma su infrastrutture, visione strategica e integrazione territoriale, dove Santo Stefano Magra è destinato a diventare un nodo chiave.

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