Porto, controlli fasulli sui container: tutti assolti
di Marco Innocenti
L'inchiesta era partita per la velocità "sospetta" delle pratiche su alcuni carichi di materiale ferroso, inizialmente erano state richieste 5 condanne
Il procuratore aggiunto Francesco Pinto aveva chiesto condanne per 5 persone, accusate di aver falsificato o comunque reso più semplici i controlli sui carichi di materiale ferroso potenzialmente radioattivi che sostavano nel porto di Genova nelle apposite aree del Sech e del Vte. L'accusa era di falso e omissione dei controlli radiometrici.
In particolare, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni e sei mesi per Giovanni Battista Carbone, ingegnere, e Giancarlo D'Andria, responsabile commerciale della società Dp Servizi, a 2 anni e sei mesi per Davide Feurra, collaboratore di Carbone per i quali il magistrato aveva ottenuto gli arresti domiciliari quando era deflagrata l'inchiesta, e Gioacchino D'Andria e a 3 anni e sei mesi per Mauro Andrei, tecnico radiometrico. L'inchiesta era partita dopo la segnalazione di alcuni addetti ai lavori che avevano notato una "velocità" sospetta nei controlli.
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