Pontinvrea, nasce il Museo del Vento tra i boschi del parco eolico La Rocca
di Simone Galdi
Il 26 luglio l’inaugurazione durante il Festival Entroterraneo: quattro aerogeneratori diventano opere d’arte ispirate al paesaggio e alla memoria
Nel cuore dell'entroterra ligure, a Pontinvrea, le pale eoliche del parco “La Rocca” si trasformano in opere d’arte: nasce il “Museo del Vento”, un progetto che unisce sostenibilità, creatività e identità territoriale, inaugurato il 26 luglio durante il Festival Entroterraneo.
Collaborazione culturale – Il “Museo del Vento” è il frutto della sinergia tra il Gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative) e l’associazione Echollective, promotrice del Festival Entroterraneo, che si svolge il 25 e 26 luglio con eventi musicali, laboratori artistici e degustazioni. Il percorso espositivo si snoda lungo le basi degli aerogeneratori del parco eolico “La Rocca”, situato sulla Rocca della Ghingherlina, nell’Alta Via dei Monti Liguri, raggiungibile con una breve camminata da Giovo Ligure.
Arte pubblica – Le basi delle torri sono state trasformate in supporti murali su cui quattro artisti hanno rappresentato il vento come elemento simbolico e naturale. “È un’iniziativa artistica e simbolica – ha dichiarato Cesare Fera, presidente del Gruppo FERA – pensata per sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle fonti rinnovabili e del rispetto per l’ambiente”.
Prima opera – “Simbiosi” di Damiano Bassi apre il percorso. Il murale raffigura un paesaggio ispirato ai monti di Pontinvrea, evocando l’infanzia e la memoria. “È un invito a osservare il territorio con consapevolezza, cogliendo le connessioni tra gli elementi naturali e umani”, spiega l’artista. L’aerogeneratore diventa così parte integrante del paesaggio, un elemento attivo e armonico.
Seconda opera – “17042” di Monograff interpreta il vento come forza geologica e culturale. Il numero richiama il codice postale di Pontinvrea, mentre la pala si fonde con la roccia circostante. “Il Favonio, vento che unisce entroterra e riviera, diventa metafora di trasformazione e connessione”, afferma l’artista. L’opera valorizza il paesaggio dell’entroterra come spazio vivo, centrale e identitario.
Terza opera – “Effluvio” di Hazkj intreccia mito e storia locale. La narrazione si ispira alla leggenda della contessa Giovanna e del menestrello Nel, ambientata tra i venti di Pontinvrea. L’aerogeneratore assume forme floreali e mitiche, in un racconto che unisce classicismo e immaginario popolare. “Ogni soffio d’aria porta con sé una storia, se sappiamo ascoltarla”, sintetizza l’autore.
Quarta opera – “Utopian Ligurian Jungle” di MrFijodor conclude il museo a cielo aperto con una visione più immaginifica. La pala eolica è avvolta da una vegetazione fantastica, popolata da creature silenziose. “Non più oggetto artificiale, ma organismo vivo”, spiega l’artista, che invita a guardare con delicatezza e attenzione ciò che ci circonda.
Integrazione territoriale – Il progetto culturale si inserisce nella più ampia visione del Gruppo FERA, che dal 2001 opera nel settore dell’energia rinnovabile con impianti eolici e fotovoltaici distribuiti in tutta Italia. Tra le iniziative recenti, anche RICARICA, rete di punti per la mobilità elettrica, e Click to Green, fornitore di energia verde per utenti domestici e aziende. L’obiettivo è promuovere una transizione energetica sostenibile, coinvolgendo le comunità locali in un percorso condiviso di innovazione ambientale e culturale.
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