Ponte Morandi, tutte le date delle esplosioni: la prima il 9 marzo
di Redazione
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La pila 11 su Via Fillak il 23 marzo, ma non è tutto deciso. Una sirena avviserà gli abitanti
Da un documento ufficiale pubblicato dalla struttura commissariale di Ponte Morandi si apprendono le prossime mosse per la demolizione. Confermata la demolizione della pila 8, sul moncone ovest di ponte Morandi, il 9 marzo, tramite l’uso di esplosivo. Le novità riguardano le mosse successive. Sabato 23 marzo e lunedì 6 maggio avverranno le demolizioni delle pile 10 e 11, sulla parte est del viadotto su Via Fillak. Il documento ufficiale è stato pubblicato sul sito della struttura commissariale. Le date sono piuttosto ravvicinate secondo il cronoprogramma del cantiere.
Queste, sulla carta, sono le date previste inizialmente per la demolizione. Il 4 marzo, però, la commissione esplosivi si riunirà per confrontarsi su possibili pericoli e ritardi. Il cronoprogramma potrebbe variare anche a seconda delle esigenze di cantiere e ai nulla osta che dovranno arrivare dalla prefettura. La relazione ambientale valuterà i potenziali impatti sull’ambiente causati dalla demolizione di Ponte Morandi.
Nel documento sono presenti anche le date di chiusura del cantiere. la demolizione della parte Ovest dovrebbe terminare il 25 maggio, mentre il cantiere di levante il 25 giugno.
Tre squilli di sirena, due corti e uno lungo, avvisi affissi due o tre giorni prima del 9 marzo, o di quello che sarà il giorno della demolizione della pila 8 del moncone ovest di ponte Morandi: sarà il modo per informare i residenti e mitigare quello che viene considerato l'effetto più problematico delle esplosioni, quello psicologico. E' quanto si legge sulla relazione ambientale legata al progetto esecutivo della demolizione dei monconi.
Nelle vicinanze della pila 8 ci sono soltanto edifici a scopo industriale (tra tutti Ansaldo) e, più lontano, un'area commerciale. "Non essendo possibile contenere in alcun modo il rumore prodotto dalle esplosioni, non si può che gestirne gli effetti e limitarne l'impatto dal punto di vista psicologico". Le esplosioni saranno eseguite non prima delle 11 del mattino per limitare al massimo il disturbo ai residenti e "nei giorni precedenti l'uso dell'esplosivo, sarà data il massimo della pubblicità all'evento in modo tale che la popolazione non sia colta di sorpresa dal boato". Gli avvisi, si legge nella relazione, saranno affissi solo due o tre giorni prima rispetto all'intervento per evitare che un eccessivo numero di curiosi si avvicini al cantiere.
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