Ponte Morandi sei anni dopo, presidente del Consiglio Meloni: "Dovere morale accertare le colpe"

di Redazione

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"Quel ponte ricorda alla Nazione le tante, troppe, domande rimaste ancora senza risposta"

Ponte Morandi sei anni dopo, presidente del Consiglio Meloni: "Dovere morale accertare le colpe"

"Memoria, rinascita, giustizia. Sono trascorsi sei anni dalla catastrofe del crollo del Ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 ha sconvolto Genova, la Liguria e la nazione intera. Oggi onoriamo le 43 vittime di quella tragedia e ci stringiamo, con la mente e con il cuore, ai loro famigliari e ai loro cari. Oggi ci sentiamo un po' tutti genovesi, figli di una città fiera e orgogliosa che è stata moralmente piegata e fisicamente spezzata in due, ma che da allora ha saputo anche rialzarsi e andare avanti". Lo dichiara il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"Ma quel Ponte - aggiunge - ricorda alla nazione le tante, troppe, domande rimaste ancora senza risposta. Fare giustizia e individuare le responsabilità per ciò che è accaduto, accertando una volta per tutte colpe e omissioni, è un dovere morale, oltre che giudiziario".

"Rinnoviamo l'auspicio - prosegue la premier - che l'iter giudiziario possa concludersi nel più breve tempo possibile perché Genova, la Liguria e l'Italia aspettano di conoscere la verità processuale su ciò che è accaduto". La presidente del Consiglio sottolinea inoltre come il capoluogo ligure abbia saputo andare avanti. "Genova - aggiunge Meloni - è rinata, più forte e più caparbia di prima. Il Ponte San Giorgio, la cui costruzione ha segnato un modello di efficienza, innovazione e capacità ingegneristica, è uno dei simboli più potenti di questo nuovo corso".