Ponte Morandi, oltre un mese per rimuovere le macerie. Ma Bucci: "Nessun ritardo"
di Fabio Canessa
2 min, 1 sec
Missione con Toti dal premier Conte, chiesto un fondo di garanzia per i parenti delle vittime
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Un fondo di garanzia per i parenti delle vittime di Ponte Morandi, in modo che possano essere risarciti senza rinunciare a costituirsi parte civile nel processo. Ma anche un provvedimento per riconoscere il loro 'status' e farli accedere a una serie di agevolazioni, come per i familiari dei caduti di guerra. Si parlerà anche di questo, martedì alle 15 a palazzo Chigi, nel vertice straordinario tra il premier Giuseppe Conte e i commissari Marco Bucci e Giovanni Toti. Presenti anche i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Sul tavolo ci sarà anzitutto la proroga dello stato d'emergenza, che scade il 15 agosto, "almeno fino alla prima metà del 2020, dopo la realizzazione del nuovo ponte - chiede il governatore Toti - tenendo presente che grazie al decreto Genova e all'emergenza di protezione civile lavorano molte persone, dipendenti aggiuntivi del comune, di Regione, delle istituzioni periferiche dello Stato. Finché i cantieri saranno aperti e finché il ponte non sarà ricostruito è evidente che l'emergenza vera e propria non potrà essere considerata finita".
"Presenteremo un dettaglio finanziario di tutto quello che è stato fatto finora e che faremo - ha spiegato Bucci -. Il presidente della Regione entrerà nel dettaglio dei rimborsi. Io entrerò nel dettaglio di tutto ciò che serve a Genova. Vogliamo sapere quando arriveranno i soldi per il trasporto pubblico, circa 600 milioni, il Carlo Felice, perché vogliamo che la cultura vada in parallelo con tutte le cose che stiamo facendo. Dobbiamo alzare l'asticella per tutto".
Dall'incontro a Roma potrebbe arrivare pure un via libera preliminare all'utilizzo dei detriti per il ribaltamento a mare di Fincantieri. La decisione spetta al ministero dell'ambiente. "Abbiamo un piano strategico, sappiamo dove mettere i detriti - spiega il commissario - Ma io ho intenzione di chiedere di poter utilizzare le macerie per il ribaltamento di Fincantieri, mi sembra molto logico, io continuerò a chiederlo anche se ho ricevuto finora solo pareri negativi. Altrimenti abbiamo un piano B, ci sono già aziende che chiedono di usare questi rifiuti".
Quanto ci vorrà a partire dal via libera? "Un mese, un mese e mezzo, ma non va a inficiare la ricostruzione". Impossibile, quindi, rispettare la promessa: "Il 14 agosto sarà tutto libero". Bucci replica che il ritardo non avrà conseguenze sulla ricostruzione: "Il progetto è chiaro, le azioni vanno in parallelo, non in sequenziale. Quindi le cose vanno avanti una insieme all'altra per evitare che ci siano perdite di tempo".
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