Ponte Morandi, La Russa: "Le ferite di quel disastro sono ancora aperte"
di Redazione
"Importante occasione per riflettere sull'eccezionale esempio di resilienza e impegno che ha portato alla rapida ricostruzione del nuovo Ponte"
"Nel sesto anniversario del crollo del Ponte Morandi rinnovo con profondo rispetto e partecipazione, il cordoglio, mio personale e del Senato della Repubblica, per le 43 vittime e le loro famiglie. Le ferite di quel disastro sono ancora aperte, così come saranno per sempre scolpite nella nostra memoria le immagini di una città, Genova, spezzata in due e quel senso di incredulità e rabbia che tutti abbiamo provato in quei drammatici momenti". Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Questo giorno in cui rinnoviamo il dolore per i caduti - prosegue -, rappresenta anche una importante occasione per riflettere sull'eccezionale esempio di resilienza e impegno che ha portato alla rapida ricostruzione del nuovo Ponte San Giorgio. Un significativo segnale di riscatto per l'intera comunità nazionale. Una realizzazione frutto della straordinaria coesione di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria, dell'impegno della società civile, delle imprese, delle maestranze e della straordinaria volontà di una terra che ha sempre dimostrato di saper superare difficoltà e avversità. La sinergia tra pubblico e privato - sottolinea - ha offerto un modello di efficienza e determinazione. In memoria di questa dolorosa giornata, infine, rinnoviamo l'invito a mantenere alta l'attenzione sui rischi ambientali e infrastrutturali, investendo nella sicurezza e nella manutenzione per evitare future tragedie. Il ricordo di quel giorno ci guida nella nostra missione di costruire un futuro più sicuro e sostenibile per le prossime generazioni", conclude La Russa.
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