Ponte Morandi, ecco come verrà smontata la prima pila
di Fabio Canessa
2 min, 23 sec
Il collaudatore statico sarà Achille Devitofranceschi, ingegnere di Anas
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Prosegue la fase di progettazione da parte dei responsabili dell'Ingegneria di Fagioli, progettisti di Ipe Progetti, tecnici di Omini e di Ireos sulle diverse fasi di smontaggio della pila 5, la prima che sarà demolita nel cantiere lato Ovest di Ponte Morandi.
I tecnici stanno valutando per ciascuna fase le misure di prevenzione e protezione da applicare alla metodologia di sollevamento, l'interferenza con altre attività oltre alle misure di sicurezza da applicare al lavoro in quota, le condizioni di visibilità e meteo, i ruoli da mettere in campo, le modalità di comunicazione tra gli operativi e la gestione della raccolta delle acque provenienti dai tagli della trave, sebbene i risultati dei campioni di calcestruzzo in questo tratto non abbiano rilevato presenza di amianto.
Lo smontaggio della pila è praticamente già iniziato con la rimozione dei marciapiedi. Nelle prossime ore verranno posizionati tiranti di ritegno per evitare che dopo la rimozione della porzione di impalcato rimasta dopo il calo della trave principale, le colonne del ponte divarichino in sommità. Il pezzo dell'impalcato sarà sezionato in tre parti che saranno sollevate mediante con l'impiego di 2 gru, imbragate e calate a terra. In un momento successivo verrà tagliata e smontata la pila 5.
Con un decreto del commissario per la ricostruzione di ponte Morandi è stato nominato il collaudatore statico delle opere di ricostruzione del nuovo viadotto Polcevera: si tratta di Achille Devitofranceschi, ingegnere dirigente responsabile Progettazione e realizzazione lavori di Anas. E' la legge di conversione del decreto Genova a prevedere che il commissario possa avvalersi dell'ente pubblico per varie attività tra cui quelle di collaudo e la figura è stata indicata da Anas stessa. Tuttavia la nomina non è arrivata senza qualche problema.
Il decreto 16, di fatto è l'annullamento di un decreto precedente - il 14 - in cui si nominavano altre tre figure ed è "necessario per sopravvenute ragioni di indisponibilità dei soggetti precedentemente nominati", si legge. I nomi risultati "indisponibili" e presenti invece nel precedente decreto erano quelli di Oriele Fagioli, componente della direzione Ingegneria e verifiche riserve e collaudi della direzione generale di Anas, e che avrebbe dovuto essere a capo della commissione, e di Stefano Liani e Vincenzo Marzi, altri dirigenti dell'ente, che sarebbero stati componenti dell'organo.
Da notizie di stampa risultava che tutti e tre fossero coinvolti in inchieste e processi. Fagioli e Marzi perché indagati dalla procura di Locri in un'inchiesta sulla violazione delle norme antisismiche nella realizzazione della statale 106 Jonica. Liani perché rinviato a giudizio per abuso d'ufficio nell'indagine su tangenti in Anas denominata "Dama nera". La situazione potrebbe aver portato la struttura commissariale a compiere ulteriori verifiche e a chiedere ad Anas altri nomi. E' arrivato quello di Devitofranceschi. Nel decreto si legge che la nomina è "con riserva di acquisire dallo stesso le dichiarazioni in merito all'insussistenza di qualsiasi causa o preclusione normativa all'espletamento dell'incarico", dicitura che non era presente nel decreto precedente.
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