Ponte Morandi. Comandante Gdf Nisi: "Le indagini sveleranno cause della tragedia"

di Redazione

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“Lo scempio del crollo è l'esperienza più forte vissuta in tre anni a Genova”

Ponte Morandi. Comandante Gdf Nisi: "Le indagini sveleranno cause della tragedia"
"Anche se per ora stiamo ancora lavorando ed è difficile immagine dove le indagini sul ponte Morandi potranno portare siamo certi che saranno in grado portare al disvelamento di tutte le circostanze che hanno causato, come succede sempre negli incidenti, poi con le consequenzialità tragiche, quello che è successo” Lo ha detto stamane l'ormai ex comandante della guardia di finanza di Genova Renzo Nisi a margine della cerimonia in cui ha passato il testimone al generale Vincenzo Tomei, da oggi nuovo comandante del comando di Genova, arrivato da Messina. Nisi, romano, per tre anni sulla poltrona più importante del comando di Lungomare Canepa, andrà a dirigere il Nucleo speciale Beni e Servizi di Roma che si occupa soprattutto di contraffazione, e, come lui stesso ha detto,” spero che questo mi porti ad avere ancora rapporti con Genova, una città con cui ho un debito di riconoscenza”. Nisi ha ammesso che quella del Ponte Morandi "è stata l'esperienza più forte che ho vissuto. Il 14 agosto ero qui quando è successo e come tutti sono andato sotto le macerie e mi sono trovato davanti a quello scempio, i morti, e le persone che purtroppo si erano trovate in quella circostanza a passare sul ponte”. Nel fare il bilancio dei suoi tre anni di lavoro Nisi ha sottolineato come l'operazione più bella invece sia stata quella che ha consentito di donare ai bambini africani sette quintali di pasta sequestrata in porto. Aggiungendo: “Abbiamo lavorando in modo molto intenso, a Genova in tre anni è capitato di tutto, anche in fatto di calamità naturali. Uno dei ricordi più belli è anche la consapevolezza che con una buona squadra, affiata, come lo è stata per me il comitato di ordine pubblico della prefettura, con il prefetto, questore e comandante dei carabinieri, si può affrontare qualsiasi impegno, anche le calamità, come è capitato a Genova. I genovesi sono un popolo meraviglioso in grado di fare qualsiasi cosa, ma probabilmente a volte giocano contro loro stessi, il carattere riservato in un mondo social in certe occasioni li mette all'angolo. Ma è una terra e un popolo con capacità senza pari”.