Ponte Morandi, Bucci ripete: "24 giugno best option per l'esplosione"
di Fabio Canessa
2 min, 16 sec
Confermato il raggio di interdizione di 300 metri, ma manca ancora la decisione definitiva
La data più probabile per la demolizione con esplosivo delle pile 10 e 11 del moncone est del ponte Morandi resta quella del 24 giugno. E' la "best option", ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci, anche se manca ancora la data definitiva. Tra i dettagli ormai confermati, invece, del piano di sicurezza elaborato dalle aziende demolitrici e condiviso con la struttura commissariale il fatto che il raggio di interdizione totale sarà di 300 metri.
"Dobbiamo ancora definire il raggio dell'ulteriore cintura di sicurezza - ha spiegato Bucci a margine del Silver Economy Forum - e fornire alla commissione esplosivi ancora alcuni dettagli sul piano di evacuazione e di rientro". Per questo dalla riunione della commissione che si è svolta ieri in prefettura a Genova non è uscita ancora una data definitiva.
Sulla possibilità che ci sia uno slittamento rispetto al 24 giugno, Bucci continua a essere fiducioso. "Credo che possiamo farcela a mettere a punto tutti i dettagli mancanti per quella data", ha detto.
Tra gli aspetti ancora da definire anche la chiusura delle vie di comunicazione: autostrada, ferrovia e via 30 Giugno, una delle strade di collegamento tra la Valpolcevera e il centro. "Per quanto riguarda la rete autostradale e i treni, saranno le rispettive società a decidere per quanto tempo non sarà possibile transitare - ha aggiunto il sindaco - mentre su via 30 Giugno stiamo ancora valutando perché l'area è sul limite della zona interdetta".
"Stiamo considerando - ha concluso - anche cosa fare in caso fosse necessario far trascorrere la notte fuori casa ad alcuni cittadini ma al momento l'orario in cui la zona sarà off limits va dalle 7 del mattino alle 10 di sera".
"La lettera del ministero dell'Ambiente rappresenta un parere. Ci sono i termini amministrativi per discuterlo e per presentare la nostra scelta preferenziale, ovvero riutilizzare i detriti di ponte Morandi in loco": il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione di ponte Morandi ha spiegato che lunedì a Roma si svolgerà una riunione tecnica al ministero dell'Ambiente, alla quale prenderanno parte anche Regione, Asl, Arpal e Città metropolitana, sullo smaltimento del materiale derivante dalla demolizione del viadotto e degli edifici sfollati, circa 120 mila metri cubi.
l nuovo 'rebus' da risolvere nasce dal fatto che l'Ispra, ente del ministero, rispondendo a un quesito della Città metropolitana sul riutilizzo dei detriti, ha fatto presente che anche una sola fibra di amianto riscontrata li rende rifiuti pericolosi per cui non è possibile il riutilizzo. "Noi restiamo dell'idea che la soluzione migliore - ha affermato Bucci - sia utilizzare i detriti per rimodellare il terreno del futuro parco sotto il nuovo ponte. Questo permetterebbe di evitare il trasporto di materiale con un inquinamento quasi a zero". Alla riunione di lunedì il sindaco non sarà presente.
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