Ponte Morandi, Bucci: "Nessun piano formale per demolire senza esplosivo"

di Fabio Canessa

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Il sindaco-commissario frena sulle voci di ritardi, giovedì il nuovo programma dei lavori

Ponte Morandi, Bucci: "Nessun piano formale per demolire senza esplosivo"
“Io non sono al corrente ancora di nessun progetto formale che preveda la demolizione meccanica, senza esplosivo, della pila 10 e 11”. Così il sindaco Marco Bucci dopo le voci di forti ritardi sui lavori di ponte Morandi dovuti alla presenza di amianto che avrebbe stravolto i programmi. Il commissario non arretra sulla promessa del 15 aprile 2020 come data di consegna del nuovo ponte: “Per ora non ho nessuna variazione significativa. Ho sempre dato la best option, non i rumori o le voci”. Bucci annuncia che giovedì sarà pronto il nuovo programma per la demolizione: “Abbiamo tantissime proposte e stiamo valutando. Non abbiamo ancora deciso quella finale. Aspettiamo di avere completato il piano che sarà fatto in condivisione con Asl e Arpal. Io spero che non ci siano variazioni significative, ma sapete che io sono campione del bicchiere mezzo pieno”. L’ipotesi che si sta facendo strada è quella di una demolizione meccanica anche per le pile 10 e 11, sul moncone est del ponte, come si farà per la pila 8 che sarà smontata pezzo per pezzo da cinque maxi gru arrivate a Genova per essere rese operative nel giro di una settimana. Ma il sindaco-commissario per ora frena: “Demolizione senza esplosivo? Ho visto un piano, quando non c’era la struttura commissariale ancora in piedi, ma è stato poi ritirato. So che ci stanno lavorando. In genere quando do informazioni è perché ho dietro la parte scientifica, in questo momento non ce l’ho”. Così Bucci sorvola anche sulle indiscrezioni di stampa che parlano di un anno di ritardo sui lavori: “Mai smentire, questo l’ho imparato in America. Penso che ci siamo conquistati la fiducia dei cittadini che devono credere a quello che diciamo. Tutto il resto fa parte del contorno e della libertà di espressione, che è giusto che ci sia”. E conferma che la ricostruzione partirà in anticipo: “In 24 ore saprete di quanto. Certamente demolire è qualcosa che nessuno ha mai fatto prima, sulle costruzioni invece in Italia abbiamo un’expertise importante”. Per quanto riguarda via Fillak, infine, Bucci conferma che “a fine mese, o al massimo nella prima settimana di aprile, ci sarà l’apertura. Questo vuol dire automaticamente che gli sfollati potranno tornare nelle case per la quarta volta”. Inoltre “ci sarà una seduta del consiglio comunale dedicata al ponte – dice rispondendo alla richiesta delle opposizioni – è nostro dovere farlo. Il problema è quando si chiedono informazioni non disponibili. Io voglio essere professionale: do informazioni solo quando le ho verificate”.