Polizia Locale di Genova, il calendario 2026 racconta la città e sostiene il Gaslini

di Carlotta Nicoletti

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Il progetto solidale per il 2026 sostiene il percorso di umanizzazione delle cure del Gaslini, riassunto nel principio “Prendersi cura va oltre la cura"

Questa mattina, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, è stato presentato il calendario 2026 della Polizia Locale di Genova che, come tradizione, unisce i valori della sicurezza e della solidarietà. Il tema scelto per questa edizione è la vicinanza del Corpo alla Città, un rapporto che affonda le sue radici nel 1850 e che nel tempo si è espresso attraverso un impegno costante al fianco della comunità. Come ogni anno, la pubblicazione sarà distribuita ad offerta libera ed il ricavato verrà destinato alla Fondazione Gaslininsieme ETS che sostiene i progetti e le attività dell'Ospedale Pediatrico “Giannina Gaslini”.

«Il calendario della Polizia Locale racconta ogni anno una storia fatta di presenza, di prossimità e di servizio al cittadino – afferma la sindaca di Genova Silvia Salis –. Ed è un racconto che guarda anche a chi ha più bisogno. Quest’anno lo fa sostenendo con generosità una preziosa iniziativa che tende la mano ai piccoli pazienti dell’Istituto Giannina Gaslini, per accompagnarli al meglio nel loro periodo di degenza. Un gesto che rende onore al Corpo e al ruolo che le donne e gli uomini della Polizia Locale svolgono ogni giorno, con dedizione, silenziosamente, spesso lontano dai riflettori. Come sindaca, voglio ringraziare tutte le persone che rendono possibile questa iniziativa, per l’impegno, la sensibilità e la continuità con cui, anno dopo anno, trasformano uno strumento istituzionale in un segno concreto di vicinanza. L’Istituto Gaslini rappresenta un’eccellenza del nostro territorio, un luogo in cui la scienza e la ricerca si intrecciano con la cura, mettendo sempre al centro il fattore umano. Questo progetto, dal titolo eloquente “Prendersi cura va oltre la cura”, ci ricorda che dietro ogni intervento e in ogni corsia ci sono sempre delle storie. Il dovere di chi amministra, come di chi indossa una divisa, è non smettere mai di ascoltarle».

Il Corpo della Polizia Locale affianca e supporta la Città nei momenti di festa – dalle grandi manifestazioni sportive e culturali come il Giro d’Italia, Euroflora e il Salone Nautico, fino agli eventi straordinari quali “Italia ’90”, le Colombiadi del 1992 e le visite dei Pontefici Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco – ma anche nelle circostanze più difficili, quando Genova ha dovuto fare i conti con prove dure e impreviste: i bombardamenti del 1942, le alluvioni più tragiche come quelle del 1970 e del 2011, le proteste del G8, il crollo del Ponte Morandi nel 2018 ed il periodo della pandemia Covid-19. Mese dopo mese, il calendario intende dunque mettere in luce questa relazione profonda e quotidiana con la cittadinanza, una presenza discreta ma costante che da 175 anni accompagna la vita della città.

«Il calendario della Polizia Locale è ormai una tradizione che unisce il valore simbolico dell’uniforme alla solidarietà concreta verso chi ha più bisogno – dichiara Arianna Viscogliosi, assessore a Sicurezza e Polizia Locale del Comune di Genova –. Anche quest’anno, con grande orgoglio, la Polizia Locale di Genova rinnova il proprio impegno accanto all’Istituto Giannina Gaslini sostenendo il progetto di umanizzazione “Prendersi cura va oltre la cura”, il cui scopo è restituire ai bambini il profondo senso di vicinanza e attenzione di cui hanno bisogno durante la loro degenza. Un gesto semplice ma dal significato profondo: testimoniare che la sicurezza e la vicinanza al cittadino non si esprimono solo sulle strade o nei quartieri, ma anche attraverso la solidarietà, l’ascolto e la cura delle fragilità. Ringrazio il Corpo per la sensibilità e la dedizione con cui ogni anno porta avanti questa iniziativa, che rappresenta al meglio i valori di prossimità, umanità e servizio alla comunità genovese».

«Il calendario 2026 della Polizia Locale è anche il racconto di una comunità professionale fatta di donne e uomini che, attraverso il proprio lavoro quotidiano, costruiscono fiducia, relazioni e senso di appartenenza – sottolinea Rita Bruzzone, assessore al Personale del Comune di Genova –. Nel mio ruolo sento forte il valore di questa iniziativa che mette al centro le persone che indossano l’uniforme, con competenze, responsabilità e spirito di servizio, e chi ogni giorno incontra la Polizia Locale nei quartieri, nelle scuole, negli spazi pubblici della città. Questo calendario restituisce l’immagine di un Corpo che negli anni ha saputo evolversi, crescere e affrontare sfide complesse, mantenendo saldo il legame con Genova e con i suoi cittadini. È anche un’occasione per riconoscere l’impegno, spesso silenzioso, di lavoratrici e lavoratori che rappresentano un presidio fondamentale dell’amministrazione comunale. Il fatto che, ancora una volta, questa iniziativa unisca identità professionale e solidarietà concreta verso il Gaslini rafforza il significato di un servizio pubblico che non è solo organizzazione e regole, ma attenzione, umanità e responsabilità sociale».

«Anche quest'anno il Corpo di Polizia Locale rinnova la sua pluriennale collaborazione con la Fondazione Gaslininsieme ETS a favore dell'Ospedale Gaslini, la cui grandissima opera di ricerca scientifica e cura dei piccoli pazienti rende incomparabile lustro al nome di Genova nel Mondo – aggiunge Fabio Manzo, comandante del Corpo della Polizia Locale di Genova –. Quest'anno, il topic del calendario è la materiale vicinanza della Polizia Locale alla popolazione in tanti momenti della vita quotidiana personale e della Città in generale, attività che, in più di un'occasione, si è incontrata con quella dell'Ospedale Gaslini, soprattutto durante calamità o incidenti che hanno visto, purtroppo, coinvolti bambini e ragazzi. Il mio continuo ringraziamento va a tutte le donne e gli uomini del Corpo che dedicano le proprie forze alla sicurezza di tutti, e in particolare dei più piccoli, e a quelli tra loro che, oltre al loro servizio quotidiano a fianco delle persone e con le persone, hanno prestato con entusiasmo la propria immagine agli scatti dei fotografi. Ma un grande e universalmente collettivo "grazie" deve essere rivolto anche a tutto il personale medico, infermieristico e O.S.S. e ai tantissimi volontari, a qualunque titolo o con qualsiasi contributo, che instancabilmente, ogni giorno, portano avanti la loro opera di cura e sollievo per i piccoli pazienti e per i loro genitori».

«A nome dell’Istituto Giannina Gaslini e della Fondazione Gaslininsieme ETS desidero ringraziare la Polizia Locale di Genova, legata al nostro Ospedale da una storica amicizia – conclude il presidente dell’Istituto Giannina Gaslini e di Gaslininsieme ETS Edoardo Garrone –. È diventata ormai una tradizione di cui siamo profondamente grati e orgogliosi perché, anche se passano gli anni, la Polizia Locale sceglie di rinnovare il suo sostegno al Gaslini destinando i proventi del suo calendario annuale al nostro Istituto tramite la nostra Fondazione dedicata alla raccolta fondi. Quest’anno il contributo sarà devoluto al progetto di Umanizzazione a cui teniamo davvero molto perché si basa sul principio “Prendersi cura va oltre la cura” in cui credono tutti coloro che al Gaslini, ogni giorno, accolgono e curano migliaia di piccoli pazienti. Nell’Umanizzazione rientrano infatti progetti come “Attività Assistite con Animali (AAA)” per portare in corsia amici a quattro zampe che possano favorire il benessere e la socializzazione dei piccoli pazienti, incoraggiando il movimento e regalando momenti di felicità, oppure la “Musicoterapia” che, visti gli impatti positivi sui processi di cura, da tre reparti è stata estesa a nove, o il “Maternage” per dare assistenza ai piccoli pazienti che arrivano in ospedale soli, senza un adulto di riferimento per fragilità familiari, emergenze sociali o maltrattamenti. L’obiettivo è quello di realizzare un insieme di iniziative che mirano a rendere l’Ospedale un luogo “a misura di bambino” in cui la cura medica si integra all’ascolto e all’attenzione per i bisogni emotivi dei nostri piccoli pazienti e delle loro famiglie per cercare di portare un po’ di leggerezza e normalità durante il loro percorso di cura».

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