Pichetto Fratin: "Integrare con nucleare produzione di energia"
di Stefano Rissetto
"Possiamo e dobbiamo puntare su fonti rinnovabili come l’idroelettrico, il fotovoltaico e l’eolico, ma ci sono dei vincoli oggettivi"

Nel contesto della crescente domanda energetica globale e dell’urgenza di affrontare il cambiamento climatico, il tema della decarbonizzazione torna al centro del dibattito. La transizione dai combustibili fossili verso fonti rinnovabili è una strada ormai tracciata, ma non priva di ostacoli.
“Possiamo e dobbiamo puntare su fonti rinnovabili come l’idroelettrico, il fotovoltaico e l’eolico, ma ci sono dei vincoli oggettivi da considerare”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante un incontro con Confedilizia.
Il ministro ha sottolineato come l’Italia, a differenza dei Paesi del Nord Europa, non disponga di vaste distese territoriali per ospitare impianti rinnovabili su larga scala. Per questo, secondo Pichetto Fratin, è fondamentale integrare le fonti rinnovabili con una produzione energetica stabile, continua e a basso impatto ambientale: “E questa caratteristica ce l’ha il nucleare”.
La posizione del ministro riapre così la discussione sul possibile ritorno dell’energia nucleare in Italia, in un momento storico in cui la sicurezza energetica, la sostenibilità e l'autonomia nazionale sono temi sempre più centrali nelle agende politiche e industriali.
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